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Ernaux, indago memoria e scrittura

Ernaux, indago memoria e scrittura

Vittoria Macron "enorme sollievo per la Francia'

TORINO, 24 maggio 2017, 11:13

dell'inviata Mauretta Capuano

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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    ANNIE ERNAUX, MEMORIA DI RAGAZZA (L'ORMA, PP. 256, EURO 18). Come una storica di se stessa.
    Procede così Annie Ernaux nel suo nuovo romanzo 'Memoria di ragazza', bestseller in Francia, pubblicato in Italia dall'Orma editore nella traduzione di Lorenzo Flabbi. Nel libro la scrittrice francese, tra i grandi protagonisti del Salone del Libro di Torino, torna ai suoi 18 anni, alla prima volta lontano dalla famiglia per fare l'educatrice in una colonia di vacanza, nell'estate del 1958. E' un anno cruciale, in cui scopre il sesso, la sua ferocia, l'amore, il giudizio degli altri, la vergogna. Quella vergogna del passato che diventa motore della storia e della memoria.
    "C'è un'unicità di quel momento. Di quei due anni dal '58 al '60, in cui sono stata in una situazione ben definita, come una principessa chiusa nel castello delle favole. La scrittura è stata un modo per farla uscire, per esporla ma anche per distruggerla. La scrittura è anche un atto di distruzione" dice all'ANSA la Ernaux che il 3 giugno sarà in dialogo con Marco Missiroli al Cortile del Museo Garda, nell'ambito del festival della lettura 'La grande invasione' che si inaugura il 1 giugno a Ivrea. Autrice culto de 'Gli anni' con cui in Italia ha vinto il Premio Strega Europeo nel 2016 e de 'Il Posto' diventato anche un audiolibro Emons con la voce di Sonia Bergamasco, la scrittrice spiega: "E' stato guardarmi come se fossi un'altra persona il modo per oltrepassare i confini dell'intimità. Creare una distanza per andare al di là della vergogna, scavare, arrivare in profondità e poter parlare della memoria di tutte le ragazze, non solo della mia" dice la scrittrice che ha uno sguardo trasparente come i suoi occhi azzurri ed è riuscita in tutti i suoi libri a trasformare l'autobiografia in una forma di conoscenza esistenziale e universale. E parlando della "ragazza del '58" che va a letto con H, il suo capo alla colonia estiva, che le fa provare la passione e la vergogna, il desiderio e l'abbandono e la trascina indirettamente nel vortice della bulimia, la Ernaux parla infatti di uno dei disturbi alimentari più frequenti oggi.
    "Questi problemi alimentari all'epoca li ho vissuti con grande vergogna. Non se ne parlava proprio nonostante fossero molto diffusi, soprattutto fra le ragazze. Per me è stato importante trovare le parole per dire la bulimia che all'epoca era un'ossessione costante e che non legavo al ragazzo H, eppure lo era" dice la Ernaux e non nega che anche il rapporto con la madre sia stato problematico. "Era una donna - spiega - di forte personalità, una femminista si potrebbe definire. Per lei il sesso non poteva essere buono, positivo. Aveva una visione, figlia del mondo cattolico, per cui era un male sopportabile solo con il marito e per la riproduzione".
    Tutte questioni che ritroviamo più esplicite o sottotraccia nel romanzo dove la memoria è una forma di conoscenza. "La memoria ha qualcosa a che fare con la verità perché va a cercare le cose e questo cercarle è metterle in discussione. La memoria è lo strumento con cui ci situiamo nel mondo. Chi non ha memoria è condannato a vivere le stesse cose" sottolinea la Ernaux. Certo, la memoria può anche ingannare, non è infallibile. "Non è - dice la scrittrice - una fotografia. I ricordi possono essere trasformati, modificati, ricostruiti, ma ciò che conta per me è il rapporto tra memoria e scrittura".
    In 'Memoria di ragazza' ci sono anche lettere e una piccola foto. Quella diciottenne che scopre se stessa, diventa donna e scrittrice racconta quel passaggio di "colluttazione con il reale" che ci riguarda tutti.
    Originaria di Lillebonne, nella Senna Marittima dove è nata nel 1940, la Ernaux dice che "la vittoria di Macron è stato un enorme sollievo per la Francia . Il problema è che è stato eletto per difetto. Molti hanno votato per scongiurare il pericolo Le Pen che resterà se dopo questo quinquennio le persone continueranno a sentirsi escluse". E della coppia presidenziale francese e la grande differenza d'età fra il presidente e la moglie la Ernaux spiega: "Prima delle elezioni non ha creato nessuno scandalo. Anzi questa differenza d'età in senso inverso, dove è l'uomo ad essere più giovane, ha appassionato molte lettrici di settimanali. Dopo le elezioni c'è stata una messa in scena, una lettura un po' romanzesca di questa coppia che ho trovato detestabile" sottolinea la scrittrice che sta lavorando a un nuovo romanzo "sempre aperto" dice.
   

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