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Michela Marzano, L'amore che mi resta

Michela Marzano, L'amore che mi resta

Esce per Einaudi Stile Libero

ROMA, 03 aprile 2017, 19:12

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Può sopravvivere una madre al dolore della morte di un figlio? Michela Marzano, la scrittrice di Volevo essere una farfalla (2011), L'amore è tutto: è tutto ciò che so dell'amore (Premio Bancarella 2014), Papà, mamma e gender (2015), cerca di dare una risposta nello struggente romanzo che esce il 4 aprile per Einaudi Stile Libero con il titolo di L'amore che mi resta (pagine 240, 17,50 euro), continuando ad indagare il mondo dei sentimenti.
    La protagonista, Daria pensava che l'amore potesse riparare ogni cosa. Poi Giada, sua figlia, si è uccisa. E il mondo è andato in pezzi. La sera in cui Giada si ammazza, Daria precipita in una sofferenza che nutre con devozione religiosa, perché è tutto ciò che le resta della figlia. Una sofferenza che la letteratura non deve aver paura di affrontare. Per questo siamo disposti a seguire Daria nel suo buio, dove neanche il marito e l'altro figlio riescono ad aiutarla; davanti allo scandalo di una simile perdita, ricominciare a vivere sembra un sacrilegio. Daria si barrica dietro i ricordi: quando non riusciva ad avere bambini e ne voleva uno a ogni costo, quando finalmente ha adottato Giada e il mondo ''si è aggiustato'', quando credeva di essere una mamma perfetta e che l'amore curasse ogni ferita. Con il calore avvolgente di una melodia, Michela Marzano dà voce a una madre e al suo struggente de profundis. Scavando nella verità delle relazioni umane, parla di tutti. Del nostro desiderio di essere accolti e capiti, della paura di essere abbandonati, del nostro ostinato bisogno di amore, perché ''senza amore si è morti, prima ancora di morire''.
   

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