KENT HARUF, LA TRILOGIA DI HOLT (NN EDITORE, COFANETTO TRE VOLUMI, PP 950, 45 EURO). Sempre più apprezzata dal pubblico e dalla critica, la Trilogia di Holt di Kent Haruf è stata riunita per la prima volta in un prezioso cofanetto, a tiratura limitata, pubblicato dalla giovane casa editrice milanese NN, con la traduzione di Fabio Cremonesi. Non è una semplice raccolta dei tre romanzi 'Canto della pianura', 'Crepuscolo' e 'Benedizione', ma una spinta a intraprendere un viaggio alla scoperta dello scrittore americano, morto nel 2014, e della sua opera.
"Indossava un berretto calato fin sugli occhi così da non farsi distrarre dalla punteggiatura, dall'ortografia, dagli a capo, dalla sintassi eccetera. Si 'bendava per vedere'" racconta del processo di scrittura di Haruf - che alla prima stesura usava una vecchia macchina da scrivere Underwood e una particolare carta gialla - la seconda moglie dello scrittore, Cathy, in una lettera riprodotta in un originale pieghevole allegato alla Trilogia. Nel depliant anche una mappa disegnata da Marco Denti che accompagna la narrazione attraverso le strade, gli incroci e i luoghi dell'immaginaria cittadina di Holt e l'illustrazione di Franco Matticchio che tratteggia le case dei suoi abitanti.
C'è l'abitazione di Tom Guthrie, la fattoria di Mc Pheron, la casa di Mary Wells e delle figlie e la Chiesa.
Tra i più apprezzati scrittori americani Haruf, nato nel 1943 in Colorado, dopo aver fatto vari lavori, insegnato all'università, pubblicato racconti e romanzi senza troppo clamore, è diventato famoso a 56 anni con 'Canto della pianura' del 1999 cui è seguito 'Crepuscolo' e poi 'Benedizione' che NN editore ha avuto il merito di tradurre per la prima volta in italiano.
Romanzo della rinascita, 'Canto della pianura' vede l'insegnante Tom Guthrie occuparsi dei suoi figli, ancora piccoli, mentre la moglie vive al buio, chiusa in una stanza. E poi c'è Victoria, rimasta incinta a 16 anni, che viene cacciata di casa dalla madre e finisce, attraverso la sua insegnante, dai vecchi fratelli McPheron che vivono in solitudine dedicandosi all'allevamento di mucche. Anche in 'Benedizione', dove troviamo Dad Lewis arrivato ai suoi ultimi giorni, con accanto la moglie Mary e la figlia Lorraine, le storie dei personaggi si intrecciano le une alle altre ma qui facciamo i conti con la fine della vita e con una "scrittura quasi barocca", come dice il traduttore. Mentre in Crepuscolo Haruf racconta la necessità di cambiare e questa volta troviamo DJ, un ragazzo che vive con il nonno e si prende cura di lui e poi Dena, figlia della sua vicina, e Joy e Richie, due bambini che vivono in una roulotte e vengono aiutati dai servizi sociali. Ma la sensazione di tornare sempre a casa viene da Holt, la cittadina immaginaria in un posto sperduto del Colorado. La trilogia non ha un inizio e una fine e i tre volumi sono slegati l'uno dall'altro tanto che l'avventura della riscoperta di Haruf per NN è partita proprio da Benedizione, seguendo una "via romantica" come dicono gli editori. Quello che resta è la voce di uno scrittore riservato e solitario che conquista chi "ama spostarsi con il pensiero, meglio se in poltrona e sotto una coperta a scacchi rossi e blu" come sottolinea la nota editoriale. E il traduttore Fabio Cremonesi spiega anche che al "di là delle profonde differenze formali tra i romanzi della trilogia "chi ha già letto Benedizione sentirà la voce di Haruf risuonare nitida e inconfondibile: ancora una volta, la sensazione è quella di un ritorno a casa". Come spiega la moglie Cathy, "La scrittura era la sua religione. I personaggi nascevano dalla compassione e dall'amore, persino i 'cattivi'. Kent non aveva paura di osservare gli aspetti più oscuri della natura umana; non giudicava i personaggi, ma ne vedeva le ferite, la lotta contro la loro stessa umanità".
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