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Nord Sud, italiani a confronto da A a Z

Nord Sud, italiani a confronto da A a Z

Nel quadro economico e sociale divario resta ma meno accentuato

ROMA, 27 novembre 2016, 14:11

Stefania De Francesco

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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   CRISTINA PALUMBO CROCCO, NORD SUD, ITALIANI A CONFRONTO (Rubbettino, pp. 106, 9 euro). Dalla A di Amore alla Z di Zoom passando per la D di Disoccupazione alla L di Legalità alla P di Pil: il libro di Cristina Palumbo Crocco "Nord Sud, italiani a confronto" (Rubettino) segue come in un vocabolario le lettere in sequenza per tratteggiare un ritratto dell'Italia di oggi, ricco di conferme ma anche di molte sorprese.
    Nonostante tutti gli stereotipi sulla passionalità degli uomini del Meridione, è il Nord d'Italia ad avere il record dei femminicidi ed è la Lombardia la regione che ne detiene il primato. Milano è anche la capitale dei tradimenti amorosi, seguita da Roma e da Palermo. Del 75% degli Italiani che si dichiara cattolico e del 30% di praticanti, la maggioranza si trova al Sud, mentre il Nord, sicuramente più "secolarizzato", per scandagliare il destino, si rivolge, più del Meridione, agli indovini, attraverso gli operatori telefonici.
    Al contrario di quanto si potrebbe immaginare, al Centro-Nord si fanno più figli rispetto a un Sud che però eccelle nell'impresa giovanile (agricoltura bio, artigianato, green economy) e nella creatività, ricevendo anche, per questo, riconoscimenti internazionali. Il Meridione si distingue anche nel turismo (Puglia meta turistica più bella al mondo per il National Geographic, ha il primato delle affluenze) e nel riciclaggio dei rifiuti (sorprendentemente Campania e Marche meglio di Lombardia e Piemonte). Tuttavia il Sud, primeggia, ancora, purtroppo, nei giovani disoccupati (quasi il triplo del Centro-Nord), nel lavoro nero (quasi il doppio rispetto al Nord) e nella criminalità mafiosa (che fattura in nero 140 miliardi l'anno).
    Dati alla mano, il divario tra Settentrione e Meridione c'è ancora, ma risulta meno accentuato. Il Sud mantiene il triste e tradizionale primato dei "mammoni" (il 70%), il record delle liti familiari (Napoli al primo posto), della riottosità per cause legate al lavoro (Bari sopra tutti), dell'obesità (Molise al primo posto seguito da Campania, Sicilia e Puglia) e dei peggiori ospedali (in Campania, Calabria e Sicilia). Ma incredibilmente il primato della microcriminalità, che un tempo vedeva in testa Bari e Napoli, è ormai detenuto dal Nord: Liguria e Lombardia (seguite dal Lazio) hanno il record dei borseggi mentre è la Basilicata la regione con meno furti d'appartamento d'Italia.
   

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