(di Marzia Apice)
MADRE TERESA. IL MIRACOLO DELLE
PICCOLE COSE (Rizzoli, pp.336, 19 Euro). Se c'è una persona che
ha messo al centro della propria vita la misericordia tanto
amata da papa Francesco quella è Madre Teresa di Calcutta,
l'"Apostola degli ultimi", alla quale Rizzoli dedica il libro
"Madre Teresa. Il miracolo delle piccole cose" in uscita domani,
nel giorno della canonizzazione prevista con una cerimonia in
Vaticano. Curato da Padre Brian Kolodiejchuk, M.C., postulatore
della causa di canonizzazione e direttore del Centro Madre
Teresa, il libro - che celebra uno degli eventi più
rappresentativi del Giubileo della Misericordia - vuole
ricordare la Santa dei dimenticati e dei reietti con rispetto,
commozione e semplicità, attraverso le parole da lei stessa
pronunciate e attraverso quelle di chi l'ha conosciuta e
accompagnata nel suo cammino.
Nata nel 1910 a Skoplje, entrata nel 1928 nell'ordine delle
Suore di Loreto a Dublino e poi inviata in India, dove ha avuto
inizio il suo noviziato, Madre Teresa ha trascorso circa mezzo
secolo lavorando per alleviare le sofferenze del corpo e
dell'anima dei poveri, tanto da diventare un esempio di coraggio
e tenerezza. Minuta ed esile, amava definirsi una "piccola
matita nelle mani di Dio", indicando con questa frase la sua
vocazione a mettersi a disposizione del Padre, per diventare un
umile tramite e poter così aiutare gli altri. Ma la sua era una
fragilità solo fisica, perché il carattere aveva una forza e una
determinazione che le permettevano di non arretrare davanti a
nessuno, neppure al cospetto dei personaggi più illustri. Non
ebbe remore infatti a telefonare al presidente Reagan per farsi
mandare cibo, acqua e medicine per l'Etiopia. Inutile dire che
ci riuscì, perché la forza disarmante del suo spirito rendeva
difficile dirle di no.
Ma accanto ai gesti più noti, molti di più sono stati gli
anni di lavoro silenzioso, accurato, instancabile, nonostante le
difficoltà: una vita dunque sempre al servizio del prossimo più
bisognoso, seguendo la politica dei piccoli passi e dei semplici
gesti quotidiani.
Affrontando separatamente ciascuna delle sette opere di
misericordia corporale e spirituale (con una breve spiegazione
per ognuna di esse della concezione che Madre Teresa aveva di
questi atti corporali e spirituali), e riportando citazioni
dagli scritti della Santa e testimonianze delle persone a lei
vicine, il libro dimostra l'incredibile e naturale capacità
della religiosa di fare "cose ordinarie con amore
straordinario". In quella che nell'introduzione Kolodiejchuk
definisce una "teologia vissuta", Madre Teresa è riuscita a
smuovere montagne, combattendo indifferenza, violenza, soprusi e
traducendo davvero "l'amore in azione", come lei stessa diceva.
Dapprima il Nobel per la pace nel 1979, poi i tempi record
per la beatificazione (dopo la morte avvenuta nel 1997, papa
Giovanni Paolo II la proclamò beata già nel 2003), infine la
canonizzazione voluta da papa Francesco nell'Anno Santo
dimostrano il valore della sua esistenza in un certo senso
delicatamente rivoluzionaria, e l'enorme portata della sua
eredità spirituale. Un'eredità non retorica che, in questi tempi
di crisi di valori, forse tutti, cattolici e non, avrebbero il
dovere di provare a raccogliere.
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