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Millennium 4 una 'pura passione'

Millennium 4 una 'pura passione'

Lagercrantz a Festivaletteratura 'Lisbeth Salander mi ha conquistato'

MANTOVA, 11 settembre 2015, 13:03

dell'inviata Mauretta Capuano

ANSACheck

Millennium 4 - RIPRODUZIONE RISERVATA

Millennium 4 - RIPRODUZIONE RISERVATA
Millennium 4 - RIPRODUZIONE RISERVATA

DAVID LAGERCRANTZ, QUELLO CHE NON UCCIDE. MILLENNIUM. VOL. 4, MARSILIO (PP. 503 - 18.70 EURO)

E' stata una "pura passione, un'ossessione" la sfida di dare un seguito, con Millennium 4, alla trilogia di Stieg Larsson che ha venduto 80 milioni di copie nel mondo, di cui 4 milioni in Italia. Ma lo svedese David Lagercrantz, giornalista, autore bestseller della biografia di Zlatan Ibrahimovic, è abituato a percorrere strade diverse e non ha esitato a tuffarsi nel mondo della giovane hacker Lisbeth Salander che lo ha "conquistato" e del giornalista Mikael Blomkvist in "Quello che non uccide" (Marsilio). Il libro, uscito il 27 agosto - a dieci anni dalla pubblicazione di 'Uomini che odiano le donne' - è già alla terza edizione con 180 mila copie vendute in Italia, e primo in classifica in tutti i paesi in cui è uscito.

    "Sono uno scrittore-attore. Ogni volta che scrivo mi calo in una nuova parte. Se ho una capacità è quella di scrivere in stili diversi. In tutti i miei libri mi sono occupato di personaggi diversi, di geni, passando da Ibrahimovic ad Alan Turing a cui ho dedicato una storia ambientata fra gli intellettuali degli anni Trenta che uscirà presto in Italia. E quando mi sono trovato davanti a Lisbeth ho sentito che potevo entrare nella sua realtà. Per Mikael ho pensato anche alla mia esperienza di reporter", racconta all'ANSA Lagercrantz al Festivaletteratura di Mantova.

    Certo il giornalismo "sta sanguinando. Sono molto preoccupato per la crisi che sta vivendo e dobbiamo agire rapidamente. Ai giornalisti si chiede di essere veloci, digitano continuamente sul telefonino, e invece serve anche un giornalismo lento, di approfondimento" sottolinea lo scrittore, classe '62 che vive a Stoccolma con la moglie e i tre figli.

    Diverso il linguaggio rispetto a Larsson, Lagercrantz ha affrontato questa pesante eredità e le inevitabili polemiche cercando, racconta, di rispettare il fatto che l'autore di Millennium, morto nel 2004, era "maestro di storie complesse. La sfida è stata proprio riuscire a costruire una storia complicata e per farlo ho capito che dovevo scavare nel passato di Lisbeth e scrivere di lei non è stato facile. La giovane hacker ha intuito da piccola che avrebbe dovuto essere lei a vendicare sua madre picchiata dal marito violento, protetto dalla polizia segreta".

Gli editori della Norstedts che hanno voluto dare un seguito alla saga non gli hanno dato carta bianca. "Mi hanno chiesto una sinossi e io mi sono svegliato alle 4 di mattina e ho cominciato a scrivere la mia idea" spiega. Questa volta la hacker col tatuaggio punta al cuore dell'Nsa, il servizio segreto americano che si occupa della sicurezza nazionale e di spionaggio di segnali elettromagnetici, soprattutto del traffico di Internet e telefonico.

"Larsson era uno scrittore molto contemporaneo, scriveva dei problemi del suo tempo ma in quegli anni le intercettazioni informatiche venivano fatte dai fuorilegge. Oggi è cambiato, vengono fatte dagli Stati e abbiamo più che mai bisogno di una Lisbeth Salander" dice l'autore.

In 'Quello che non uccide' la rivista Millennium naviga in cattive acque e il direttore Blomkvist spera in uno scoop per risollevarne le sorti. L'occasione è offerta dalla telefonata di Frans Balder, genio dell'informatica e dell'intelligenza artificiale. Prende il via così una nuova caccia che ha come obiettivo l'Nsa. Ma la chiave di tutto è un bambino di 8 anni, August, che non parla ma è un genietto dei numeri e del disegno.

   "E' una figura speculare a Lisbeth e mi sono chiesto - spiega - cosa sarebbe successo se un bambino con queste caratteristiche fosse stato testimone di qualcosa di terribile come un omicidio". Tornano anche i personaggi principali della saga Erika Berger, Jan Bublanski e Sonja Modig.  Parte del successo di Larsson è dovuto, per Lagercrantz - che per questa storia si è ispirato anche al Batman di Christopher Nolan - al fatto che era "contro razzismo e violenza sulle donne e aveva scarsa fiducia nelle istituzioni. Credo che la lotta contro la Nsa sia un elemento che avrebbe inserito".

Lagercrantz è invece molto dispiaciuto per quanto è accaduto alla compagna di Larsson, Eva Gabrielsson, esclusa completamente dall'eredità dello scrittore. "Mi turba e mi dispiace che sia così arrabbiata" dice ed è molto tentato da Millennium 5 ma vuole "percorrere anche altre nuove sfide". Intanto girano molte proposte per fare del libro un film.   

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