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Noir di Augias su oscurità del cuore

Noir di Augias su oscurità del cuore

Un romanzo psicanalitico che intreccia teoria e vita

ROMA, 17 settembre 2014, 16:14

Paolo Petroni

ANSACheck

LIBRO DEL GIORNO (copertina)- DA RED. CULTURA - RIPRODUZIONE RISERVATA

LIBRO DEL GIORNO (copertina)- DA RED. CULTURA - RIPRODUZIONE RISERVATA
LIBRO DEL GIORNO (copertina)- DA RED. CULTURA - RIPRODUZIONE RISERVATA

   CORRADO AUGIAS, ''IL LATO OSCURO DEL CUORE'' (EINAUDI, pp. 278 - 19,00 euro).
    Si intrecciano vari piani di lettura in questo ultimo, intrigante romanzo noir psicanalitico di Corrado Augias, che non a caso si intitola al lato oscuro del cuore. Il noir, in questa storia al femminile, è nei fatti, nei corpi, nella morte di due uomini, nella violenza e sopraffazione che le donne subiscono in un mondo ancora fortemente maschilista, ma è anche all'interno di ogni personaggio e in particolare delle due protagoniste. Sa una parte Clara, studentessa di psicologia che si vorrebbe avviare a fare l'analista, e Wanda, che troviamo, sin dalla prima pagina, vittima di violenza e incastrata in un'esistenza complicata e dai risvolti drammatici. La prima finirà per rispecchiarsi, per scoprire in modo sconvolgente qualcosa di profondo di se stessa, cercando di aiutare l'altra a affrontare il momento difficile che attraversa, indagata mentre le è stato ucciso il marito, e non solo. Siamo in una grande città, tra le difficoltà di sopravvivenza della piccola borghesia e i piccoli traffici e lotte tra bande della malavita che spaccia e sfrutta. Clara studia, non trova lavoro, farà la cassiera nel bar di cui è contitolare il fratello, un bar frequentato da due bellimbusti che arrivano pieni di soldi su una Maserati bianca, ma anche dalla signora Lina, ex attrice e cantante d'operetta, con un fratello avvocato che ha a che fare con la storia di Wanda.
    Il racconto dei fatti si intreccia con quello degli studi di Clara, col fascino degli albori della psicanalisi, intenta a indagare per il suo concorso di ricercatrice il momento di passaggio dall'esame medico del corpo alla ricerca dell'anima, o meglio della mente: dalle patologie dell'organismo a quelle della coscienza. Siamo insomma tra i primi tentativi di indagine sull'isteria femminile da parte di Charcot e il proseguire sulla via da lui aperta di Freud, Jung e altri padri della psicanalisi, i cui inizi però sono segnati da fallimenti, o perlomeno, come giudica Clara, da ambiguità maschiliste e cita i casi di Dora e poi il rapporto di Jung con Sabina Spielrein, con i suoi risvolti sadomaso e il finale tragico. Si scopre che non sempre la vittima è solo tale, ma spesso è parte attiva, perché dolore e piacere non hanno un confine preciso, proprio come il male e il bene. Al centro di tutto le pulsioni sessuali, quelle che pure Clara scoprirà, sperimenterà anche su se stessa, tra solitudine e connivenze, dolcezza e violenza, brutalità e passione. E' la vita che viene a sconvolgere il freddo raziocinio delle teorie, che costringe a conti insospettabili, precipitando nella verità della propria ambiguità, nell'oscurità del cuore. Passando dalle teorie ai fatti, dallo studio alla cronaca, Augias ci coinvolge in un discorso alto e ci lega alla lettura delle sue pagine anche con il desiderio di capire dove vada a parare la sua storia, le vicende di Clara e Wanda, con le varie figure di contorno, da Omar a Deborah, da Corrado amante senza passione di Clara a Luciano, suo padre che le parla della propria vita sbagliata, che sente non autentica e piena di occasioni mancate. Con tutto questo, c'è anche lo spazio, perché all'autore è cosa che interessa e intriga, del rapporto tra scienza e romanzo, tra psicanalisi e narrazione (''In ogni caso clinico si può vedere un punto d'intersezione dove il fatto, cioè il caso clinico, incontra la fiaba'', il racconto come spiega Clara citando il neuropsicologo Alexander Lurija) . E su questa linea ecco anche il caso della signorina Else di Schnitzler, che, da narratore e drammaturgo, sembra riuscire a andare più a fiondo, a comprendere l'animo femminile, più dei suoi coevi padri della psicanalisi. Da qui quindi sembra nascere anche questo libro e la scelta di Augias di tornare, dopo molti anni, al romanzo.
    Un romanzo giocato tutto in quell'ambito di svelamento della parte oscura delle cose, della storia e delle idee, oltre che delle persone, che ha sempre interessato Augias giornalista, come dimostra la sua ricca produzione di libri.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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