Case infestate, morti cruente, spiriti tormentati e vendicativi, ma anche tanti ritratti di famiglie stravolti dall'incubo. E' il viatico della saga J-horror (film del genere provenienti dal Giappone) di The Grudge, che torna con un reboot/sequel anomalo diretto da Nicolas Pesce, in sala dal 5 marzo con Warner Bros. Un'uscita che in emergenza coronavirus "intende dare un segnale di fiducia e positività al mercato cinematografico" si spiega in una nota.
Il nuovo capitolo è un inquietante thriller horror ambientato in provincia, prodotto da un maestro del genere come Sam Raimi, che è stato anche produttore esecutivo della prima 'sponda' americana, The Grudge (2004) sempre diretto da Takashi Shimizu, creatore e regista della saga in Giappone, dov'è conosciuta come Ju-On. Fra i punti di forza del film di Pesce c'è il cast, guidato da Andrea Riseborough (Zerozerozero) e composto, fra gli altri, da Demian Bichir, John Cho, Betty Gilpin, Lin Shaye e Jacki Weaver. Shimizu, ha creato Ju-On, ispirandosi alle sue paure infantili, e ne ha posto le basi nel 1998 con i corti Katsumi e 4444444444. Vent'anni fa, nel 2000, arriva il primo lungometraggio, Ju-On: The Curse. E' la nascita di un successo globale e un nuovo caposaldo del genere, che conta, compreso il nuovo, 13 film, con nove produzioni giapponesi e quattro Usa. Pesce nel suo The Grudge non riesce a tenere alto il filo della paura (o del colpo di scena), perdendosi spesso sulla strada dell'indie drama. Un mix che non ha convinto ne' i critici ne' il pubblico, ma che visto il basso costo di produzione (tra i 10 e i 14 milioni di dollari), è comunque arrivato finora a incassi di quattro volte il budget, con oltre 49 milioni di dollari nel mondo. Resta il carisma di Andrea Riseborough nei panni del detective Maldoon, che in una cittadina della Pennsylvania riapre l'indagine legata a una casa al 44 di Reyburn Drive, teatro fra il 2004 e il 2006 di molte morti violente. Dalla strage famigliare compiuta dall'infermiera Fiona Landers (Tara Westwood), al suo ritorno dal Giappone (dov'era stata posseduta da uno degli spiriti simbolo della saga, Kayako Saeki) al passaggio della maledizione nella famiglia degli agenti immobiliari Peter e Nina Spencer (John Cho e Betty Gilpin) e nella coppia anziana formata da Faith e William Matheson (Lin Shaye e Frankie Faison). Un incontro ravvicinato, tra presente e passato (uniti in una serie continua di flashback) con la rabbia e la violenza soprannaturale che mette a rischio anche Muldoon e suo figlio. Pesce si è ispirato per il primo omicidio della storia a un fatto di cronaca avvenuto nella sua città quando era un bambino: "In ogni piccolo centro ci sono folklore e leggende - spiega il regista nelle note di produzione -. E' affascinante. Guardi a questi posti idilliaci e dietro le porte chiuse, c'è un mondo diverso. Succedono cose orrorifiche anche nei posti più affascinanti".
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