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Life, torna la paura di Alien ed è 2.0

Life, torna la paura di Alien ed è 2.0

Sci-fi-horror con Gyllenhaal, Ryan Reynolds, Rebecca Ferguson

ROMA, 23 marzo 2017, 16:35

Francesco Gallo

ANSACheck

Life - locandina - RIPRODUZIONE RISERVATA

Life - locandina - RIPRODUZIONE RISERVATA
Life - locandina - RIPRODUZIONE RISERVATA


   Sì è vero, sembra quasi il remake 2.0 di Alien di Ridley Scott del 1979, ma una cosa è certa: 'Life - Non oltrepassare il limite' ti tiene attaccato alla sedia per tutta la durata del film, anche se quello che vedi sembra più volte un déjà vu. Insomma un merito in più di questo fantasy-thriller-horror a firma di Daniel Espinosa che sarà nelle sale italiane da domani con la Warner Bros in oltre 300 copie. Siamo su una navicella spaziale in un futuro distopico dove il mondo si è pacificato e unificato (non ci sono più confini). L'equipaggio, composto, tra gli altri, da Jake Gyllenhaal, Ryan Reynolds e Rebecca Ferguson, di questa Stazione Spaziale Internazionale e ovviamente multietnica recupera, in modo del tutto avventuroso, un modulo di ricerca proveniente da Marte che sembra contenere tutta una serie di campioni dove potrebbe esserci anche una forma di vita extraterrestre. E, in realtà, una forma di vita c'è davvero, la prima forma di vita extraterrestre mai riscontrata nella storia dell'umanità. Il primo contatto è tutto in un vetrino, solo una manciata di cellule che sembrano reagire con grazia al primo contatto con gli umani. La terra è in festa al grido: non siamo soli nell'universo. Ma poi quella cosa, a cui viene dato anche un nome, Kalvin, cresce in fretta. Non è più amichevole. Vuole solo vivere e per farlo si ribella all'equipaggio che dovrà difendersi fino all'ultimo uomo, fino all'ultimo modulo. Ma il problema più grosso della navicella spaziale è quello di impedire che questa orribile creatura, metà piovra e metà granchio, possa mai approdare sulla terra, visto che quella 'cosa' sembra davvero indistruttibile e terribilmente famelica. Horror da camera adrenalinico, il film di Daniel Espinosa (Safe House, Child 44) non vuole certo brillare in originalità. Mette mano con grande stile a tutti i cliché del genere e lo fa ponendo continuamente a confronto lo spazio claustrofobico degli interni d'acciaio, dove ad ogni angolo ci può essere il mostro, e gli spazi anche troppo aperti e vuoti dove naviga la navicella supertecnologica. Dietro la cinepresa di 'Life - Non oltrepassare il limite' c'è Daniel Espinosa, svedese di origini cilene, classe 1977. Esperto in crime e action, ha al suo attivo film come 'Snabba cash' (2010), 'Dafe House' (2012) e 'Child 44 - Il bambino n

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