/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Blair Witch, più rumori che paura nel sequel

Blair Witch, più rumori che paura nel sequel

Dopo 17 anni Adam Wingard rimette mano al cult con coraggio

ROMA, 20 settembre 2016, 15:07

Francesco Gallo

ANSACheck

CINEMA: BLAIR WITCH, PIU ' RUMORI CHE PAURA NEL SEQUEL - RIPRODUZIONE RISERVATA

CINEMA: BLAIR WITCH, PIU ' RUMORI CHE PAURA NEL SEQUEL - RIPRODUZIONE RISERVATA
CINEMA: BLAIR WITCH, PIU ' RUMORI CHE PAURA NEL SEQUEL - RIPRODUZIONE RISERVATA

   Ad avere davvero paura di 'Blair Witch' di Adam Wingard sono solo le orecchie, bombardate per 89 minuti da urla e rumori ad ogni sincopata sequenza. L'atteso sequel, dopo 17 anni dal cult originale (The Blair Witch Project), in sala dal 21 settembre con Eagle Pictures, torna così nella foresta di Black Hills (Maryland), ma sembra troppo preoccupato di far paura ad ogni minuto. Un ritorno motivato dalla volontà di cercare di svelare il mistero legato alla sparizione della sorella di James Donahue (James Allen McCune), Heather, avvenuta appunto 17 anni prima, e che in molti pensano sia collegata alla leggenda della Strega di Blair. Il gruppo di ragazzi è inizialmente ottimista, soprattutto quando alcuni abitanti del posto si offrono di guidarli nella foresta. Parcheggiate le auto, il gruppo si inoltra nella foresta, ma nel corso di una notte infinita, dove anche il tempo si confonde, i ragazzi iniziano a sentire intorno a loro una presenza, nulla di visibile e dunque anche più spaventoso. E lentamente si rendono conto che la leggenda è molto più reale e inquietante di quanto potessero immaginare.
    Dopo la debacle del sequel Il libro delle streghe - Blair Witch 2, il regista Adam Wingard ha, con coraggio, messo mano alla pesante eredità lasciata da quel piccolo-grande film del 1999, prodotto con un budget di poco più di ventimila dollari e girato in soli otto giorni, nell'autunno del 1997, nei boschi del Maryland, da una coppia di cineasti agli esordi, Daniel Myrick ed Eduardo Sánchez. Un film che divenne un fenomeno grazie al passaparola (248 milioni d'incasso) e lanciò il fenomeno 'found footage' (film realizzati parzialmente con un metraggio preesistente riassemblato con libertà). "La sfida è stata per noi quella di realizzare un film horror moderno dello stesso livello, se non maggiore, di tutti i film horror degli ultimi 17 anni, tra cui The Conjuring, Insidious e Saw, e che venisse percepito il più reale possibile dal pubblico come quello del 1999", dice lo sceneggiatore Simon Barret.
    "Una delle cose che preferisco del guardare i film horror è il salto di paura, e li ho sempre inclusi nei miei film. Con Blair la sfida è stata quella di introdurli nel found footage" spiega invece il regista trentatreenne nato a Oak Ridge, nel Tennessee. Nel cast oltre che James Allen McCune, Callie Hernandez, Lisa Arlington, Corbin Reid, Brandon Scott, Brandon Scott, Wes Robinson e Valorie Curry.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza