"Ci sono giocatori di calcio che
guardano a quanti gol hanno fatto, io alla fine del campionato
guardo se la squadra ha vinto. Quindi sono felicissimo che venga
Amadeus: se compri un giocatore di quella caratura è un bene per
tutti. Non mi spaventa". Sono le parole di Gabriele Corsi,
mattatore sul Nove nella fascia di prime time con Don't forget
the lyrics, fascia oraria che ora potrebbe dover cedere per
l'arrivo dell'ormai ex volto di Rai1. "Spaventato? Quando
fai un contratto non è che fai un contratto in cui lottizzi una
fascia, non è un campo di calcetto - continua il conduttore -.
Tutto dipende da cosa fai. È il programma cche vince e Don't è
un programma vincente, che la gente guarda con grande affetto:
500mila persone che ti guardano perché hanno voglia di cantare.
Alle 7.30? Alle 8.30? hanno voglia di cantare comunque e
troveremo una quadra diversa se c'è un aggiustamento da fare. Ma
non mi spaventa".
Corsi, che la prossima settimana è impegnato sulla Rai con la
conduzione per l'Italia dell'Eurovision Song Contest, aggiunge
di aver "creduto nel progetto Nove da subito. Si sta sviluppando
un progetto incredibile, ma ribadisco più che la casa devi
guardare cosa fai, il programma. Io faccio l'Eurovision perché
lo amo, non controllo il tasto del telecomando".
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