"C'è un motivo per cui continuiamo a
raccontarci le favole, anche a distanza di secoli - afferma
Carlo Lucarelli - Anzi, ce ne sono tanti. Raccontano lo spirito
di un periodo e fatti che ancora ci parlano. Ma soprattutto, per
quanto le racconti, non sono mai le stesse. Le storie della
nuova stagione sono ancora più sorprendenti, misteriose e
inquietanti". Dal 22 febbraio, alle 21.15, torna ogni settimana
su Sky Arte - con 8 nuovi episodi - In compagnia del lupo. Il
cuore nero delle fiabe, la produzione Sky Original condotta da
Lucarelli che svela i segreti nascosti nei racconti del "c'era
una volta".
L'autore - con illustrazioni animate, l'intervento di
numerosi ospiti e location d'eccezione come il Castello Bonoris
di Montichiari (BS) e BUB - Biblioteca Universitaria di Bologna
- ci rivela che Biancaneve, una delle principesse più amate
della Disney, è vissuta davvero e non solo una volta, bensì
quattro. Che la Bella Addormentata non è soltanto una ragazza
bellissima destata da un sonno secolare grazie a un bacio
d'amore, ma che ne è esistita una ancora prima di lei che si è
risvegliata in un incubo degno di uno scrittore noir. E che
nella realtà, pochi anni fa, in un paesino della Svezia, una
giovane donna si è addormentata in un sonno lunghissimo che
nessuno era in grado di interrompere. Ci sono poi personaggi che
ci hanno sempre fatto paura, come le Streghe, ma se andiamo a
conoscerle meglio e le osserviamo più da vicino, scopriamo che
non erano affatto persone cattive che mangiavano bambini, ma
donne potenti e con grandi conoscenze. Tutte a parte la Baba
Jaga, forse. Del resto nelle fiabe le donne sono spesso
incomprese, maltrattate e costrette ad agire contro la loro
volontà. Come Raperonzolo, chiusa in una torre, che condivide lo
stesso destino di molte altre ragazze. Anche la storia di Mulan,
eroina leggendaria che parte per la guerra al posto del padre
malato, ha un finale molto diverso in una versione della vicenda
di fine '600, e il suo coraggio non è bastato a renderla libera.
Il Gobbo di Notre-Dame era uno degli scalpellini che lavoravano
alla cattedrale e dietro la storia del Pifferaio Magico c'è la
sparizione di 130 bambini ad Hamelin nel 1284.
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