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Il confine di Carlei, tra amore e trincea

Il confine di Carlei, tra amore e trincea

Andreatta, la responsabilità della memoria, su rai1 15-16 maggio

ROMA, 11 maggio 2018, 10:30

Nicoletta Tamberlich

ANSACheck

Il confine, miniserie tv - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il confine, miniserie tv - RIPRODUZIONE RISERVATA
Il confine, miniserie tv - RIPRODUZIONE RISERVATA

    Anche la grande guerra ha avuto la sua meglio gioventù. La prima guerra mondiale vista attraverso l'inedito punto di vista di tre giovani amici in una Trieste lacerata dalle spinte irredentiste e conservatrici. Tre ragazzi, - una versione bellica di Jules et Jim - vicini alla maturità saranno chiamati a diventare, loro malgrado, protagonisti al servizio della storia. Il Confine è una miniserie tv che vede dietro la macchina da presa Carlo Carlei, in onda su Rai1 il 15 e 16 maggio in due prime serate nel centenario della Grande guerra. Protagonisti Filippo Scicchitano, Caterina Shulha e Alan Cappelli Goetz. Nel cast con Stefano Dionisi, Fiorenza Tessari, Edoardo Purgatori, Roberto Chevalier e Alessandro Sperduti e con la partecipazione di Fabrizia Sacchi, Johannes Brandrup e Massimo Popolizio. Una co-produzione Rai Fiction e PayperMoon Italia.

   Il soggetto è di Laura Ippoliti che firma la sceneggiatura insieme ad Andrea Purgatori.

- "Questo è un film - sottolinea il regista - che racconta la genesi di un conflitto: una guerra nasce dalle diversità. Non c'è molta differenza tra quello che è successo allora e quello che potrebbe succedere adesso. Mi piacerebbe che le nuove generazioni insegnassero alla nostra classe dirigente come comportarsi con chi è diverso". La Prima Guerra Mondiale ha tracciato dei nuovi confini non solo geografici ma anche temporali. Confini che hanno decretato la fine di un mondo, di un modo di vivere, di pensare, di vestirsi, di fare arte e politica. Un modo di essere che non sarebbe tornato mai più. Ma è stata anche la guerra de soldati non ancora ventenni (i famosi ragazzi del 99 - La letteratura ha raccontato anche con la penna di Gabriele D'Annunzio, il passaggio tremendo di un'intera generazione di adolescenti dalla famiglia alla trincea ndr): mandati al fronte, lontano da casa per essere spazzati via su un campo di battaglia. Ma, accanto alle lacerazioni e alle brutture del conflitto, i tre ragazzi, Emma (Shulha) bionda figlia di un commerciante ebreo innamorata di Franz (Cappelli Goetz) figlio di un pezzo grosso dell'esercito Austriaco, Bruno (Scicchitano)  italiano amico di entrambi innamorato a sua volta della giovane donna scopriranno anche l'amore, un sentimento forte e tenace, capace di sbocciare e crescere con coraggio anche tra le bombe, nonostante tutto, anche se i ragazzi andranno in trincea, la guerra sarà la loro scuola di vita.
 Eleonora Andreatta, direttrice di Rai Fiction, sottolinea "la responsabilità della memoria. Con questa miniserie intendiamo ricordare quei drammatici eventi, perché non si ripetano più, perché ancora hanno valore per il presente e aiutano ad interpretarlo". Andrea Purgatori rileva: "Quando si racconta una storia tragica è un tentativo di mettere un sassolino in più per far sì che non succeda più".
Il direttore dell'ammiraglia Rai Angelo Teodoli tiene a evidenziare: "E' un prodotto che si innesta nel meccanismo di cambiamento di Rai 1. Abbiamo ricordato Moro, ricorderemo la prima guerra mondiale con Il Confine. Vogliamo dare importanza ai temi civili che si stanno perdendo".
Filippo Scicchitano - Bruno Furlan: "In un momento come questo, dove c'è un'assoluta perdita di valori da parte dei giovani, consiglierei ai ragazzi di guardare la serie, per ricordare questi momenti bui, che noi come paese abbiamo vissuto".
Caterin Shulha - Emma Cattonar : "Abbiamo avuto una grandissima responsabilità sulle nostre spalle, spero di aver reso onore al tema".
Alan Cappelli Goetz: "E' bello ricordare ai giovani che i nostri protagonisti hanno passione e spontaneità che si traduce in coraggio".

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