Uscito vent'anni fa, nel 1997 (ma mai
in Italia), 'I love Dick', primo libro in gran parte
autobiografico di Chris Kraus, scrittrice e filmmaker di origini
neozelandesi ma newyorchese di adozione, è diventato solo negli
ultimi tempi un cult, una sorta di archetipo di una nuova
letteratura femminista, nonché un fenomeno social: oltre mille
su Instagram le immagini di persone che si sono fatte
immortalare con il volume o lo hanno fotografato nella propria
libreria. Ora è anche una serie targata Amazon, presentata in
anteprima europea al Festival del giornalismo di Perugia e
disponibile da maggio.
Prodotta da Jill Soloway, Andrea Sperling e Sarah Gubbins ,
'I love Dick' è ambientata nella vivace comunità letteraria di
Marfa, in Texas. Chris è una regista di New York, insoddisfatta
del suo lavoro, che si trasferisce a Marfa con il marito Sylvere
, professore universitario al quale viene offerta una borsa di
ricerca per concludere un libro sull'olocausto che stava
scrivendo.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA