Diciotto teenager, dovranno imparare poesie a memoria, avere una bella calligrafia, alzarsi in piedi quando entra il professore, finire tutto quello che si ha nel piatto e soprattutto fare i compiti senza Wikipedia, senza lo smartphone o senza avere davanti tv, computer e musica accesi contemporaneamente. Che effetti avrà sulla loro attenzione? Da lunedì 2 gennaio, alle ore 21.20 su Rai2, arriva Il Collegio, l'inedito esperimento sociale- prodotto da Magnolia - che mescola i linguaggi tra observational documentary e reality show. In quattro puntate settimanali, gli studenti tra i 14 e i 17 anni, saranno protagonisti di un particolare viaggio nel tempo che li trasporterà nel 1960 nel Collegio Convitto di Celana a Caprino Bergamasco per un'esperienza educativa di formazione e di relazioni molto diversa e lontana dalla loro realtà quotidiana. Giancarlo Magalli sarà la voce narrante.
Era il lontano 15 novembre del 1960 quando la Rai mandava in onda la prima puntata della trasmissione 'Non è mai troppo tardi'. Attraverso quell'esperimento televisivo il maestro Manzi ha alfabetizzato milioni di italiani che ancora non sapevano leggere e scrivere.
Dopo 56 anni 'Il Collegio' si propone di 'alfabetizzare' un gruppo di adolescenti alla disciplina e al sapere di quello stesso anno. Il loro obiettivo didattico sarà quello di ottenere la Licenza di Scuola Media del 1960, la stessa che i loro nonni hanno dovuto conseguire. Il Collegio è un esperimento di 'ritorno al passato'. E dunque impareranno i ragazzi a dire 'mi piaci' senza usare un emoji? E a divertirsi senza la playstation con quei giochi che una volta si facevano in cortile? Gli 'sdraiati' di oggi, per rubare il titolo del libro a Michele Serra, ragazzi insomma spesso insofferenti all'autorità o ritenuti dai loro stessi genitori indolenti si scontreranno con un metodo e una disciplina ferrea e un rigore comportamentale ormai fuori moda difficile da affrontare. A 7 professori, 1 preside e 2 sorveglianti il compito di istruirli al meglio per la prova finale. Grazie anche al ricco archivio dalle teche Rai sarà possibile rivedere attraverso il televisore e il giradischi che gli studenti troveranno nella sala ricreativa alcuni scorci del palinsesto di quegli anni e riascoltare le hit più gettonate. In questo arco di tempo i cui i ragazzi nel collegio dovranno 'temere' anche i sorveglianti: di giorno e di notte. Sono le "spie sul campo" che, incorruttibili, compiono il "lavoro sporco". Un uomo per i ragazzi e una donna per le ragazze. Le loro incombenze sono varie e tutte mirate all'osservanza delle regole del collegio. Saranno loro a farsi consegnare tutti gli oggetti vietati del XXI secolo: telefono, iPod, iPad e poi piercing e gioielli vari, ogni genere di junk food e tutti i trucchi delle ragazze. Sempre ai sorveglianti il compito di distribuire le uniformi e controllare ogni mattina che siano indossate nel modo corretto. Controlleranno anche la pulizia e l'ordine dei dormitori. Il set del programma è stato il Collegio Convitto di Celana di Caprino Bergamasco, in provincia di Bergamo. La struttura, nata nel 1579 per volontà di San Carlo Borromeo, funzionava come collegio maschile e femminile e come istituto scolastico per i semi-convittori e per gli studenti esterni. Erano presenti circa 1.000 studenti di cui 700 vivevano all'interno. Tra gli studenti più noti ci fu anche Papa Roncalli.
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