"Credo che il dovere del servizio pubblico sia far riflettere. E noi lo faremo, raccontando tante storie con documentari e attraverso la voce dei nostri ospiti". Camila Raznovich è pronta a riprendere il timone del Kilimangiaro, la storica trasmissione dedicata all'esplorazione del pianeta e al grande tema del viaggio, che dal 2 ottobre torna in onda ogni domenica alle 15,30 su Rai3 portando con sé un carico di novità. La conduttrice orienterà questa nuova partenza verso due parole d'ordine, attualità e condivisione, per permettere al pubblico di scoprire il mondo in un momento storico in cui cambia così velocemente sotto i nostri occhi, cercando di coglierne e interpretarne i molteplici aspetti. "Tre anni fa abbiamo iniziato una rivoluzione che ora stiamo portando a termine: la faccia del programma è ormai cambiata del tutto", spiega in un'intervista all'ANSA, "per prima cosa trasmetteremo da Roma e non da Napoli, in un nuovo studio. E nuovi saranno anche gli autori e i volti che mi accompagneranno in onda. Saremo attenti ai social e ci sarà anche un 'desk del viaggiatore', una postazione sempre online per cercare novità, curiosità e offerte per viaggiare. Ma soprattutto cambia la struttura narrativa del programma: ogni puntata inizierà con il Grande Viaggio, una monografia in cui affronteremo un tema che ci appassiona e che scandirà le 4 ore della diretta".
E i temi "caldi" arriveranno già dal primo appuntamento, quando nei 'Tesori Perduti' i protagonisti saranno i cambiamenti politici, i muri e i confini, e i patrimoni distrutti a causa delle guerre: "Parleremo di conflitti e terrorismo, di ciò che è accaduto a Palmira, di profughi in fuga e ci collegheremo con Lampedusa, dove si svolge il Prix Italia", dice la Raznovich, "non abbiamo nessuna verità in tasca, il nostro obiettivo è solo far pensare". "Del resto oggi quando si viaggia il terrorismo è un grande deterrente, sarebbe ipocrita negarlo. Soprattutto per chi ha figli", prosegue, "io comunque resto una grande viaggiatrice. Certo, ho un po' diminuito, ma anche con le mie due bambine riesco a fare dei bei viaggi. E anche se non ho più lo zaino in spalla, mi piace comunque muovermi on the road". In studio con la conduttrice anche il geologo Mario Tozzi, l'alpinista Hervé Barmasse e la biologa marina Maria Sole Bianco, mentre sul fronte delle rubriche, accanto ai grandi documentari, ci saranno Diario del mondo, per riflettere con un giornalista sulle "condizioni di salute" della Terra, e le ormai consolidate Borgo dei borghi e Cacciatore di paesaggi. Infine, grande spazio sarà dato ai viaggiatori più giovani e non convenzionali: "Vogliamo conquistare una nuova fetta di pubblico, i ragazzi: racconteremo modi di viaggiare diversi ed esperienze originali, come quelle di un gruppo di giovani che attraversano l'Africa a bordo di un triciclo a motore o quelle dei couchsurfers che si fanno ospitare nei divani delle famiglie australiane". Un rinnovamento che segue quello messo in pratica negli ultimi mesi dalla Rai, con la grande riforma dell'azienda: "cambiare significa abbandonare lo status quo, rischiare, stare al passo con il mercato - conclude - e credo proprio che la Rai sia sulla strada giusta.
In questa puntata, lo Yemen, l'Arabia Felice e il Myanmar, il cuore d'Oriente, per arrivare fino al più classico dei paradisi, la Polinesia, e poi perdersi fra le atmosfere noir di una Los Angeles d'altri tempi. Ospiti della puntata saranno il navigatore Giovanni Soldini (con cui nelle puntate successive il Kilimangiaro si collegherà mentre è in navigazione) e lo scrittore e archeologo Valerio Massimo Manfredi, con cui Camila Raznovich parlerà dei confini dell'Impero Romano. Per l'attualità collegamento con Lapmedusa per il 68/o Prix Italia con il giornalista Domenico Iannacone, che racconterà la sua esperienza sull'isola e lancerà il suo documentario Lontano dagli occh
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