"Piombo in casa di mia sorella con la leggerezza di un tornado, non parlo, urlo! Giro con le vestaglie di seta alla Madama Butterfly, diciamo che rompo decisamente tutti gli equilibri della quiete domestica". Lunetta Savino, new entry di 'Fuoriclasse' capitolo terzo (con protagonista Luciana Littizzetto), da domenica in prima serata su Rai1, si confronta con un ruolo che per taluni versi mette in luce - come racconta la stessa attrice pugliese in una conversazione con l'ANSA - "alcuni aspetti insoliti rispetto a quelli cui ho ultimamente abituato il pubblico che mi segue. Anche un aspetto nascosto della mia femminilità. Confesso, mi sono divertita molto nel corso delle riprese. Luciana del nord, io del sud, potete immaginare!". Attrice dai mille volti, Lunetta Savino, tra le più richieste di cinema e tv (vista recentemente su Rai1 con la miniserie Pietro Mennea - La freccia del sud), torna sull'ammiraglia Rai nella fiction che vede alla regia Tiziana Aristarco e racconta le vicende personali e professionali della simpatica professoressa di Lettere Isa Passamaglia. Littizzetto (in questi giorni in onda anche su Sky Uno come giudice di Italia's Got Talent insieme a Claudio Bisio, Nina Zilli e Frank Matano, oltre ad essere inseparabile spalla di Fabio Fazio a Che Tempo che fa su Rai3 Ndr.) da parte sua fa notare: "Torna la prof trafelata che cerca disperatamente di tenere insieme i pezzi della sua vita che scappa da tutte le parti. Figli grandi e piccolissimi, allievi spinosi e amorevoli, colleghi suonati e imprevedibili. Ma lei ce la fa. Perché, anche se spesso nessuno ci crede, le donne ce la fanno! Sempre!". E' passato un anno da quando avevamo lasciato la professoressa e i suoi alunni. Nel frattempo in casa Passamaglia-Vivaldi la nascita di una bambina ha provocato un vero e proprio uragano. Enzo (Fausto Maria Sciarappa), dopo aver tanto desiderato un figlio, vive la paternità con molta apprensione. Con Isa (Littizzetto) niente intimità e zero vita sociale. La prof quindi opta per un ultimatum, spingendo Enzo a maturare il dovuto sano distacco dalla piccolina. Ma soprattutto, proveniente dal passato, arriva Bea (Savino), la sorella con cui molti anni Isa aveva litigato rompendo i rapporti. Dopo anni Bea le appare in tv nelle vesti di televenditrice di pentole. Savino racconta così il suo personaggio: "Bea è una donna pratica, di poche letture, una commerciante nata come nella migliore tradizione della famiglia. Con la testa fra le nuvole, i suoi pensieri. Isa al contrario non sarebbe capace di vendere nemmeno l'acqua nel deserto! Per le sorelle ritrovarsi insieme significa fare scintille: infatti il piacere di essersi ritrovate dura poco". I vecchi attriti familiari riemergono e con essi le discussioni a loro modo divertenti. Soprattutto quando Bea si trasferisce per un periodo a casa di Isa: è sola e la casa dei genitori, almeno così lei dice, è in ristrutturazione. Lei, Savino, era una brava studentessa a Liceo? "Diciamo che ho sempre studiato il giusto, quanto basta per essere sempre promossa. Ho frequentato lo scientifico, ma avevo anche mille altri interessi, come la politica, il teatro. Sono nata a Bari da due genitori docenti. Ero molto curiosa di esplorare altri orizzonti, confrontarmi con diverse realtà". Le piacciono i giovani di oggi, come li vede? "Li ascolto molto. Sono pieni di interessi al di là di quello che si vuole far credere. Alcuni sono spaesati, ma sono affamati di sapere. Anche quelli che ho incontrato sul set, alcuni dell'età di mio figlio, chiedevano consigli. Spero di non averne dati di sbagliati. Dico ai ragazzi, non smettete mai di studiare, occorre sempre cercare di migliorarsi, vale anche per me". A Cannes ci saranno in concorso tre italiani, Garrone, Moretti, Sorrentino. "Tre registi che apprezzo molto, mi piacerebbe lavorare con loro ovviamente". Matteo Garrone? "Ho conosciuto bene suo padre. Mi piace il tuo talento visivo, pittorico, trasportato al cinema, ti rimane appiccicato addosso". Moretti? "Ti sorprende, ogni volta, 'Mia madre' tocca tematiche importanti". Sorrentino? "Definirlo in un aggettivo è riduttivo, Sono tre registi diversi e autentici". A rivelare Lunetta Savino come interprete di cinema è Cristina Comencini che la vuole prima in "Matrimoni" e poi di "Liberate i pesci". Poi Giulio Manfredonia la dirige in "Se fossi in te" e poi la richiama con Antonio Albanese in "Tutto tutto, niente niente". Savino tocca il cuore nelle commedie corali di Ferzan Ozpetek: "Saturno contro" e "Mine vaganti". Per Max Mazzotta è in "Fiabeschi torna a casa" su ispirazione dei fumetti di Andrea Pazienza. Nel 2014 è in "Scusate se esisto" per la regia di Riccardo Milani. Vedremo poi Lunetta Savino, già nella 'short sitcom' Il Candidato su Rai3, il prossimo autunno in un'altra fiction Rai 'E' arrivata la felicità, con Claudio Santamaria e Claudia Pandolfi
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