racconta l'attore - non è più lo stesso. Quanto le ferite della guerra e del viaggio hanno segnato la sua anima? Il suo ritorno, tanto atteso, si rivelerà molto difficile per la moglie e il figlio, che dovranno confrontarsi con un uomo violento e sospettoso, incapace di comprendere i loro sentimenti. Un uomo ancora prigioniero nei ricordi del suo doloroso passato a Troia: Ulisse ha ucciso un'intera città, uomini, donne, bambini, vecchi. Non è l'Ulisse che Penelope sperava di riabbracciare, ma un uomo che dubita di lei, degli amici, del figlio".
"E' un uomo - continua l'attore - che non si riconosce e non riconosce Itaca, il figlio Telemaco e lo sguardo di sua moglie Penelope. Inizia ad avvitarsi su se stesso, in profonda crisi psicologica, è diffidente. Avrebbe dovuto andare in analisi, ma allora non c'erano allora gli psicologi, è come un reduce dal Vietnam". Il personaggio, continua l'attore, "metterà in mostra il suo lato più tormentato e oscuro,, entrando in conflitto anche con il figlio Telemaco. Vedremo l'ingresso di personaggi nuovi, come la schiava Clea, e il ritorno di Nausicaa, la principessa dei Feaci innamorata di Ulisse con licenze poetiche (la si fa sposare con Telemaco e poi morire per mano di Menelao, ndr)".
Dopo Ulisse, Boni è al Teatro Quirino di Roma con Il visitatore, pièce di Eric-Emmanuel Schmitt dove è Dio che prende in panni di un attore per presentarsi a Freud (Alessandro Haber): "Può essere Dio o un pazzo, questo resta in sospeso. Ma l'importante è il dialogo che nasce fra lo scienziato e questo sconosciuto che s'introduce nella sua casa". Il prossimo ruolo? "Voglio fare una drag queen - scherza - tanto per alleggerire". L'attore sarà anche nella prossima fiction di Rai1 Catturandi.
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