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Fabrizio Frizzi, quella volta che non volevo andare in onda

Fabrizio Frizzi, quella volta che non volevo andare in onda

Il conduttore, ''mai più come quel 23 maggio 1992...''

01 aprile 2014, 16:19

Nicoletta Tamberlich

ANSACheck

Fabrizio Frizzi - RIPRODUZIONE RISERVATA

Fabrizio Frizzi - RIPRODUZIONE RISERVATA
Fabrizio Frizzi - RIPRODUZIONE RISERVATA

Fabrizio Frizzi che entra in studio in smoking, palleggiando con un pallone di basket: alla Luiss Guido Carli di Roma, al convegno 'Dove eravamo rimasti' sui 60 anni della televisione italiana, sono state proiettate le immagini di una puntata Scommettiamo che. Un filmato che a distanza di 22 anni ancora fa male a Fabrizio Frizzi. "Gli studenti non potevano sapere - racconta il conduttore - quanto quella diretta mi è costata lacrime e Vergogna. Era la sera di sabato 23 maggio 1992, quando una bomba uccise Falcone e la sua scorta e Rai1 decise di mandare comunque in onda la trasmissione. Era l'ultima serata, avevamo tanti ospiti, la puntata era costata una barca di soldi. Non sopporto l'idea di essere diventato, per quella diretta, il simbolo del cinismo. Mi fa ancora male, sono stato travolto senza rendermene conto, ma i commenti negativi che mi sono beccato ci stanno tutti. Non ero io che dovevo decidere: dissi che non me la sentivo. E loro hanno insistito. Non ho avuto il coraggio di andarmene a casa". "Non so... qualcuno disse 'non dobbiamo dare l'impressione che il paese si fermi'. Ognuno si faccia l'opinione che crede, ma quella sera - continua Frizzi - la puntata fece 10 milioni di spettatori. Per uno strano caso del destino, Corrado con La Corrida non andò in onda per uno sciopero delle maestranze''. "Al tempo - prosegue Frizzi - non c'era Porta a Porta, non c'erano i Tg, le dirette All News. Di sicuro si poteva registrare, abbiamo sbagliato e io mi prendo le mie responsabilità. Nessuno ci consultò: con Milly Carlucci siamo stati abbandonati nei nostri camerini a torturarci su cosa dovevamo fare. Alla fine siamo andati in onda ma quella decisione mortificò' tutti noi. Ricordo con vergogna il mio ingresso dal fondo del Teatro delle Vittorie bisognava decidere di registrare quella puntata''. Fabrizio Frizzi la prossima settimana (tra il 13 e il 14) raccoglie il testimone da Carlo Conti alla guida dell'Eredità. Il conduttore toscano molto amico di Frizzi sarà presto impegnato con lo show del venerdì Si può fare: format prodotto dalla Ambra di Marco Bassetti, andrà in onda dal 2 maggio per cinque settimane. "E' una sfida importante, bellissima, di cui ringrazio l'amico Carlo Conti che lo guida in modo egregio da 8 anni, per il momento si tratta di un mese". Altri progetti? "Sul tavolo tanti ma si vedrà....''. E chissà che non gli tocchi restare alla guida del preserale anche nella prossima stagione, se dovesse andare in porto l'ipotesi di Conti al timone del festival di Sanremo 2015.

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