Quattrodici siti monumentali della
Campania accolgono la V edizione di "Racconti per ricominciare",
il "green festival diffuso" in programma dal 16 maggio fino al 2
giugno.
Circa 70 sono gli attori impegnati nei vari percorsi teatrali
ideati da Vesuvioteatro con la direzione artistica di Claudio Di
Palma e la consulenza di Giulio Baffi. Diversi allestimenti che,
nella mission del festival, si realizzano utilizzando
esclusivamente la luce del tramonto e le scenografie naturali
delle varie location.
"Una quinta edizione - sottolinea Claudio Di Palma - che ci
ha indotto ad aprire nuovi fronti creativi dando voce, ad
esempio, alle scritture di tanti scrittori under 24 e, allo
stesso tempo, a continuare il dialogo con i 'classici' e con
autori di Paesi stranieri".
Tra i luoghi sede del Festival - sostenuto da Ministero della
Cultura, Regione e diversi Enti pubblici - ci sono le Ville
Vesuviane (tra Campolieto ed il Parco della Favorita a Ercolano,
la quella delle Ginestre a Torre del Greco, Villa Bruno a San
Giorgio a Cremano), la Reggia di Portici, il Museo Nazionale
Ferroviario di Pietrarsa, Villa Fernandes a Portici, Villa
Fiorentino a Sorrento, il Mulino Pacifico a Benevento, Palazzo
Vespoli a Massa Lubrense, il Chiostro della SS. Trinità di Vico
Equense, il Belvedere Reale di San Leucio a Caserta e, per la
prima volta, la Casina Vanvitelliana a Bacoli.
In questi spazi il pubblico assisterà a spettacoli tratti da
testi classici (Calvino, Moravia, Pirandello, Basile), da
drammaturgie straniere, come quelle dell'austriaco Christoph
Ransmayr e dei quebecchesi Véronique Côté e Steve Gagnon (grazie
alla collaborazione con le sedi di Roma del Forum Austriaco di
Cultura e della Delegazione del Québec), fino alle scritture
originali di Fortunato Calvino, Ruggero Cappuccio, Claudio Di
Palma, Pako Ìoffredo, Peppe Miale, Valeria Parrella, Fabio
Pisano, Stefano Valanzuolo e dei giovani dello "Spazio 24" nuova
sezione realizzata in collaborazione con Hystrio.
"La scommessa che lanciammo 5 anni fa come esorcismo alla
solitaria tristezza di quei giorni - conclude Giulio Baffi - è
oggi un atteso e gioioso appuntamento per centinaia di
spettatori ed artisti".
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