"Ci deve essere un 'progetto
memoria': la memoria serve a vivere nel presente e nel futuro",
in questo "la Shoah, uno sterminio che non ha precedenti nella
sua modalità, potrebbe essere la 'sorella maggiore' di altre
memorie, potrebbe raccoglierle a sé" e come "paradigma, grazie
al lavoro fatto per costruire il ricordo" permettere anche alle
"sofferenze di altre genti e di altre minoranze di ricevere la
stessa dignità" sia "per stermini passati, ma anche per le
atrocità presenti come quelle che riguardano gli Uiguri in Cina,
i Saharawi, i Rohingya o gli Inuit".
Così Moni Ovadia, direttore generale del Teatro comunale di
Ferrara, ha unito passato e presente nell'illustrare lo
spettacolo 'A cosa serve la memoria' a cui parteciperà insieme
all'autore Corrado Augias. L'evento, produzione della Fondazione
Teatro Comunale di Ferrara, verrà trasmesso in streaming su
YouTube domani mattina dalle 10.30 in occasione della Giornata
della Memoria. Questo racconto a due voci sul palcoscenico "è un
atto doveroso, vorrei quasi dire istituzionale - ha spiegato
Augias presentando l'appuntamento - in una ricorrenza, che verrà
celebrata in tutta Italia, che ha luci, ma anche ombre e
manchevolezze".
Importante, per Ovadia, il ritorno sul palcoscenico in un
momento in cui i sipari sono ancora abbassati per l'emergenza
coronavirus. "Il teatro è un luogo di verità - ha affermato - ha
una funzione molto importante per la formazione degli esseri
umani, dei giovani in particolare".
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