Individuati i finalisti del 55/o
'Premio Riccione per il Teatro', concorso dedicato ai testi
teatrali in lingua italiana o in dialetto non ancora
rappresentati in pubblico. A contendersi il più antico
riconoscimento italiano per la drammaturgia sono 5 autori:
Emanuele Aldrovandi con 'La morte non esiste più'; il duo Elvira
Frosini-Daniele Timpano con 'Ottantanove'; Christian Gallucci
con 'La vita delle piante'; Tatjana Motta con 'Notte bianca' e
Renato Sarti con 'Il rumore del silenzio'.
Il vincitore sarà proclamato domenica 3 novembre allo Spazio
Tondelli di Riccione. Alla cerimonia parteciperanno i componenti
della giuria, presieduta da Fausto Paravidino e composta da
Renata M. Molinari, Claudio Longhi, Isabella Ragonese e Graziano
Graziani.
Il concorso - con cadenza biennale, diretto da Simone Bruscia
- attribuisce, inoltre, il 13/o Premio Riccione 'Pier Vittorio
Tondelli' al miglior testo di un autore under 30. Cinque, anche
in questo caso, i finalisti: Tommaso Fermariello con 'Fantasmi';
Stefano Fortin con 'George II'; Valeria Patota con
'Minotauropatia'; Pablo Solari con 'Woody è morto' e Luca
Tazzari con 'Il gallo del mal di testa'.
Nella cerimonia del 3 novembre, sarà consegnato il Premio
speciale per l'innovazione drammaturgica dedicato a
personalità o compagnie che abbiano aperto nuove prospettive al
mondo della scena. A Chiara Lagani, vincitrice nel 2017,
succedono Daria Deflorian e Antonio Tagliarini, premiati "per il
loro sguardo acuto sulla realtà e sull'arte, per la capacità di
raccontare la febbre di un tempo stanco ma ancora carico di
desiderio, attraverso drammaturgie originali che dai dettagli
minuti di vite singolari fanno fiorire la sostanza più autentica
del presente".
Al loro lavoro, nel 2020, sarà dedicata una retrospettiva
all'interno del 25/o 'Riccione TTV Festival', la manifestazione
biennale che si alterna al 'Premio Riccione per il
Teatro'.
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