Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Serse di Haendel, prima volta a Reggio

Serse di Haendel, prima volta a Reggio

Il 29 e 30 marzo, con la regia di Gabriele Vacis

REGGIO EMILIA, 26 marzo 2019, 11:07

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Il teatro Valli di Reggio Emilia ritorna all'antico amore per l'opera barocca con il "Serse" di Haendel, ultimo lavoro teatrale del compositore tedesco, in scena il 29 e 31 marzo prossimi con la regia di Gabriele Vacis. Frutto di una coproduzione con i teatri di Modena, Piacenza e Ravenna, dove verrà rappresentato successivamente, "Serse" è affidato all'esperienza dell'Accademia Bizantina e del suo direttore Ottavio Dantone, considerato uno dei massimi protagonisti della riscoperta del repertorio barocco con criteri filologici.
    Il cast, composto da interpreti specialisti del repertorio barocco, comprende Arianna Vendittelli (Serse), Marina De Liso (Arsamene), Delphine Galou (Amastre), Monica Piccinini (Romilda), Francesca Aspromonte (Atalanta), Luigi De Donato (Ariodate) e Biagio Pizzuti (Elviro). "Serse" è una delle opere meno rappresentate del panorama barocco, già di per sé poco considerato, almeno in Italia: a Reggio Emilia, prima d'ora, non è mai andato in scena.
    La storia che "si finge" è l'amore di Serse, imperatore di Persia, per Romilda, la figlia del suo generale più fedele. Solo che Romilda è innamorata di Arsamene, il fratello di Serse. E anche Romilda ha una sorella, Atalanta, anche lei innamorata di Arsamene, che però è pazzamente innamorato di Romilda. "Un gioco circolare di amori adolescenziali - spiega il regista, Gabriele Vacis - che mette in secondo piano le questioni politiche, sociali, militari, di cui l'imperatore Serse dovrebbe farsi carico. Invece trionfa la natura dei sentimenti e dei corpi".
    Una sorta di movimento vorticoso e centrifugo, costellato di arie, più di 40, a partire dalla celeberrima "Ombra mai fu".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza