Si potrebbe dire che l'utopia è
femmina? Che la faccenda, diremmo secolare, del 'potere alle
donne' sia utopistico quasi quanto la vecchia storia della
parità tra i sessi ridotta ormai a bandierina programmatica da
saldi stagionali? Solo in certa grande letteratura - quella
greca, per esempio, le donne hanno possenti ruoli rivoluzionari.
E che questa grande letteratura sia letteratura comica, la dice
lunga. A parlarne, in un eccezionale prodromo alla rassegna La
Storia in piazza (a Palazzo Ducale, Genova, dal 4 al 7 aprile,
quest'anno dedicata all'Utopia) è Lella Costa, artista da sempre
impegnata sul versante delle battaglie al femminile.
'Il potere alle donne e le antiche utopie' (27 marzo, ore 21,
Sala del Maggior consiglio) inizia con un omaggio a Franca Rame
con il video in cui, nello spazio di tre minuti, l'artista
ricorda la storia di Lisistrata, l'eroina di Aristofane che
convinse le donne di Grecia a allearsi contro gli uomini
effettuando uno sciopero del sesso per fare cessare la guerra.
Dalla Lisistrata di Aristofane poi Costa legge il programma
politico proposto a tutti i Greci dalla eroina ateniese, che
sfida tutto e tutti, prende il comando della città e si
impadronisce con le amiche del tesoro.
Invero, nell' Atene di Aristofane le donne vivevano chiuse in
casa ma come sempre la satira può compiere magie e rendere
libero anche chi libero non è. Costa non si limiterà alla
'Lisistrata' ma discuterà anche de 'Le donne all'assemblea' e
leggerà brani del programma politico di Prassagora che vuol
togliere il potere ai maschi assegnandolo alle donne e 'La festa
delle donne' compiendo così un percorso che poggia su proposte
di sistemi politici e sociali dove sono le donne a dettar legge.
Più utopistico di così...
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