Un percorso tra scenografie,
costumi, luci, prove del coro, trucco e acconciature, per
assaporare il fascino dell'Opera lirica. Ma anche per scoprire o
affinare attitudini e talenti. In occasione de "La Ciociara" il
Teatro Lirico di Cagliari spalanca le porte a 250 studenti e
mette a disposizione i suoi spazi, palcoscenico, atelier, uffici
amministrativi per il progetto "Alternanza Scuola Lavoro".
"Occasione per undici istituti di Cagliari e hinterland,
tecnici, licei, professionali, per seguire le diverse tipologie
di lavoro legato alla messinscena dell'Opera dal punto di vista
artistico, impiantistico, organizzativo, amministrativo", ha
spiegato Eugenio Milia, coordinatore delle attività artistiche
per le scuole.
A fine percorso, durata 5.000 ore, il 2 dicembre gli studenti
saranno in teatro per assistere alla penultima rappresentazione
de "La Ciociara" di Marco Tutino, ispirata al romanzo di Moravia
portato sul grande schermo nel film di De Sica e in
programmazione a Cagliari fino al 3 dicembre. Ragazzi e ragazze
del Bacaredda hanno familiarizzato con le tecnologie legate al
legno utilizzato per le scenografie. Ancora, il lavoro dei
coetanei del Meucci si è concentrato nel settore impiantistica e
sistemi di sicurezza. I futuri ragionieri hanno invece avuto
modo di conoscere i contratti dei lavoratori e di seguire
lezioni di management tenute anche dal sovrintendente Claudio
Orazi.
"Il Teatro Lirico vuole sempre di più essere un teatro che
guarda ai giovani e attento ai linguaggi della contemporaneità -
spiega all'ANSA Orazi - l'obiettivo del progetto è riuscire ad
interessare gli studenti al teatro d'Opera come patrimonio
artistico e culturale, da vivere, tutelare e proteggere,
altresì trasmettere loro la complessità di un mestiere che copre
una filiera che va dalla ideazione artistica fino agli assetti
di gestione manageriale. Una vera e propria 'Fabbrica della
Lirica' che, sono convinto, sarà un centro di produzione sul
quale investire risorse umane ed economiche".
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