A 91 anni compiuti e a 31 anni di
distanza dal monumentale 'Mahabharata', primo esempio di
spettacolo 'globale' che folgorò il pubblico di Avignone (9 ore
di durata, un cast multietnico, compreso il nostro Vittorio
Mezzogiorno), Peter Brook torna all'antico poema epico indiano
con 'Battlefield', in prima italiana al Teatro dell'Aquila di
Fermo. Attingendo allo stesso materiale e allo stesso
adattamento di Jean-Claude Carriere, Brook e la coregista
Marie-Helene Estienne confezionano uno spettacolo di poco più di
un'ora, concepito come una parabola dei nostri tempi su guerra e
distruzione. Con 4 attori (Jared McNeill, Carole Karemera, Sean
O'Callaghan e Ery Nzaramba) e un musicista (Toshi Tsuchitori al
tamburo giapponese), Brook ed Estienne evocano in uno spazio
spoglio l'apocalittico day after di una guerra tra membri rivali
della stessa famiglia: "la mia vittoria è una sconfitta" dice
angosciato il giovane re davanti alla devastazione del campo di
battaglia cosparso di milioni di cadaveri.
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