''Sto cominciando la terza fase
della passeggiata della vita. Voglio correre più che posso in
questi ultimi 100 metri perché nei primi 100 sono stato
piuttosto lento''. Così Daniel Pennac, il professore di liceo
divenuto star in tutto il mondo con le avventure del suo
Benjamin Malaussène, racconta la 'corsa' che lo ha portato fino
in teatro, interprete del suo ''Journal d'un corps - Storia di
un corpo'', diario di un uomo sugli stati del proprio corpo dai
12 agli 87 anni, divenuto spettacolo-reading per la regia di
Clara Bauer (23-27 marzo all'Argentina di Roma e 18-20 maggio
al Gerolamo di Milano).
''Attore in una piece altrui? Perchè no, se è interessante -
dice lo scrittore - L'Europa? Abbiamo sbagliato tutto. Abbiamo
costruito l'Europa economica, ma non culturale. Non abbiamo
imparato le lingue degli altri paesi, mandato i nostri figli a
studiare da loro ne' condiviso nulla. Ci sentiamo tutti
spagnoli, francesi, italiani, ma nessuno davvero europeo. Questo
è il nostro grande errore''.
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