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Bugo, anni di sofferenza ma la musica mi ha dato forza

Bugo, anni di sofferenza ma la musica mi ha dato forza

Esce Per fortuna che ci sono io, "un disco che allunga la mano"

ROMA, 13 marzo 2024, 13:23

di Claudia Fascia

ANSACheck

BUGO, 'ANNI DI SOFFERENZA MA LA MUSICA MI HA DATO FORZA ' - RIPRODUZIONE RISERVATA

"Gli ultimi anni sono stati anni di tanta difficoltà, di sofferenza. Personale e professionale, in più tutto è stato complicato dalla pandemia. Avevo un carico mentale pesante che ho cercato di riversare nella scrittura e nella musica per trovare in me la forza di reagire e trovare una positività. Ecco, il mio nuovo album è un disco molto positivo, c'è luce e c'è la voglia di parlare con gli altri. Un disco, pieno di vita, che allunga mano a tutti". Bugo, quattro anni dopo quel festival di Sanremo che lo vide protagonista in negativo con Morgan, pur non nascondendo le difficoltà iniziate proprio con quella collaborazione che finì con una squalifica e a tutt'oggi vede i due artisti contrapposti in tribunale, è pronto a ricominciare, a lasciarsi indietro "pensieri opprimenti" e un periodo difficile con un album, Per fortuna che ci sono io, in uscita il 15 marzo per 7 srl/ADA Music, che diventa manifesto e grido di libertà. Per sé e per tutti coloro che hanno affrontato momenti bui. E per sentirsi ancora più a suo agio, ha affondato a piene mani nel rock'n'roll. "Un rischio. Ma la vita senza rischi sarebbe terribilmente noiosa", dice.
    "Il rock è sempre stato il substrato della mia musica - racconta il cantautore 50enne -. La mia idea è sempre stata quella di non ripetermi, e anche stavolta avevo necessità di fare qualcosa di diverso e soprattutto di avere un genere che mi permettesse di essere più asciutto e lasciasse spazio a sentimenti anche intimi, andando a riscoprire l'energia onesta e pulita del suono delle chitarre. Il rock mi ha aiutato molto, anche perché lo conosco bene, lo giro e rigiro da 30 anni. È un ritorno a casa". Perché il rock, che sembra avere una nuova vita, non muore mai: "non è mai andato fuori moda. Anche se non è fatto neanche per andare in classifica, è musica ribelle. Ogni tanto qualche artista, i Nirvana, gli Oasis, ha avuto la fortuna di andare in hit parade, ma di fondo nasce da un'esigenza profonda. E questa energia è sempre stata in me".
    Il nuovo lavoro è stato anticipato dai singoli Un bambino, Rock and Roll, Non lo so! e Per fortuna che ci sono io. "Ho scelto di dare all'album il titolo della prima canzone - spiega Bugo -, perché mi piaceva l'idea di ripercorrere una certa storia della canzone italiana del passato e dare rilievo al fatto che chiunque si può trovare in situazioni complicate e trovare le motivazioni dentro di sé". Segue questa linea di pensiero anche il verso Silvia lo sai che chiude Mica siamo ad Hollywood. "Qualcuno ha pensato che fosse una citazione di Luca Carboni o della Silvia cantata da Vasco Rossi - spiega l'artista -: in realtà no. Mentre componevo il brano con la chitarra acustica è venuto così, suonava bene e allora perché no? Il fatto di stare dentro a una lunga tradizione italiana, mi fa sentire a mio agio". La musica è un balsamo curativo, anche dopo la sofferenza e il dolore di questi ultimi anni: "Scrivere mi fa bene, ho ancora bisogno di tempo per liberarmi, per fortuna c'è la musica, e le cose importanti della vita come la mia famiglia, i miei amici. Spero di stare bene presto".
    Intanto il processo che lo vede contrapposto a Morgan, che durante il festival cambiò il testo della canzone che portavano in gara, va avanti. "Mancano ancora due sedute. Ho rifiutato la proposta di scuse e di risarcimento perché mi ha generato un enorme disturbo, un danno, anche d'immagine, e una sofferenza tremendi. Ma preciso che non sono stato solo io a rifiutare, ma è stato lo stesso pm". Lui, però, guarda avanti: Mmi piacerebbe fare il giudice a X Factor - svela Bugo che sul piccolo schermo è stato protagonista a Pechino Express e co-conduttore del Concertone del Primo Maggio -, due avvicinamenti in passato ci sono stati, ma non è andata in porto. Faccio musica, ma se ci sono proposte interessanti anche in tv, le valuto".
    Al momento c'è un posto vacante anche all'Ariston: "Se dovessero chiedermelo, se potessi dare il mio e uscirne bene, se ne potrebbe parlare", non esclude, con un mezzo sorriso per poi precisare: "Si tratta di episodi divertenti ma sporadici. Io sono e rimango un cantautore".

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