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Donne all'Opera, un concerto per dire "no" alla violenza

Musica

Donne all'Opera, un concerto per dire "no" alla violenza

1/a volta orchestra femminile su musica barocca, presto su Rai5

ROMA, 29 marzo 2021, 14:35

Daniela Giammusso

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Sei cantanti donna di livello internazionale, un'orchestra tutta al femminile di 22 elementi e una Maestra concertatrice come Valeria Montanari per dire "no" alla violenza sulle donne. È "Donne all'Opera", concerto che per la prima volta riunisce un ensemble tutta al femminile su repertorio barocco del primo Settecento, nato da un'idea della cantante lirica Francesca Ascioti, fondatrice dell'Enea Barock Orchestra, che si svolgerà a porte chiuse martedì 30 marzo all'Auditorium Parco della Musica di Roma, ma che sarà ripreso "nelle prossime settimane da Rai5 e dal 12 aprile on line sul canale Youtube dell'Enea Barock Orchestra", dice la direttrice artistica. Un'occasione unica, aggiunge, "che vogliamo diventi un appuntamento fisso" e che sosterrà le Onlus WeWorld e Vite senza paura, in prima linea in progetti dedicati alle donne che hanno subito violenza.
"Appena sarà possibile vogliamo portare il concerto e il suo messaggio in giro per l'Italia, nei teatri pieni di pubblico, soprattutto nelle zone dove ce n'è più bisogno", aggiunge Giovanni Nardulli, vice presidente di RiDiamo Onlus, che sostiene l'evento insieme a Eni gas e luce, Gruppo San Donato, Legance - Avvocati Associati. "In un momento così particolare - dice - è importante dare un segnale forte, non solo alle donne, ma anche ai ragazzi e ai bambini che spesso sono spettatori di quelle stesse violenze".
I numeri raccontano quasi un bollettino di guerra, come riporta la presidente del Municipio II, Francesca Del Bello, con "una donna vittima di femminicidio ogni tre giorni, due a settimana.
Nel 2020 - spiega - il 45% degli omicidi sono stati femminicidi con un incremento del 10%" e "tra marzo e aprile scorsi, il 50% delle vittime di omicidio erano donne colpite dai loro partner e mariti. Bisogna fare di più, lanciare il messaggio che se ne può uscire. Soprattutto, c'è bisogno che la violenza venga riconosciuta". Già perché tra i dati allarmanti c'è anche quello del silenzio delle vittime. "I femminicidi - spiega la Coordinatrice Area Advocacy nazionale, Policy e centro studi WeWorld, Elena Caneva - sono la punta dell'iceberg di un fenomeno di violenza in cui solo l'11% delle vittime ha il coraggio di denunciare. Non esistono poi solo le violenze fisiche, ma anche quelle economiche e psicologiche. Un sondaggio che abbiamo realizzato con Ipsos ci conferma quanto con la pandemia 1 donna su 2 abbia visto la propria condizione economica peggiorare e 4 su 10 ora dipendano dai familiari più del passato".
Il concerto vedrà la partecipazione straordinaria di Maria Grazia Cucinotta, fondatrice di Vite senza Paura, e della campionessa olimpica Elisa Di Francisca, che ha da poco raccontato di essere una "sopravvissuta" a una relazione violenta nel suo libro "Giù la maschera. Confessioni di una campionessa imperfetta" (ed. Solferino).
Ma sarà un'occasione unica anche per gli esperti di musica.
Protagoniste del concerto, con la regia di Maurizio Pepe, sono infatti "musiciste e cantanti in arrivo dall'Italia ma anche da Parigi, Basilea, Spagna e Australia, tutte con strumenti originali e due cembali - racconta la direttrice artistica Francesca Ascioti - Ognuna di noi racconterà uno stato d'animo, in crescendo dal sogno all'amore, la dipendenza, la sofferenza, il coraggio, la forza", con una scelta di arie del repertorio operistico barocco del primo Settecento da Antonio Vivaldi a Georg Friedrich Händel, Johann Adolf Hasse. "E' la prima volta che un'orchestra tutta femminile si sperimenta su repertorio barocco - aggiunge - Il risultato, devo dire, cambia. C'è un suono più femminile. Si percepiscono un'eleganza e morbidezza diversa".
   

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