"E' sempre una forte emozione salire
su questo palco. Sai che troverai tanta gente, quindi è
importante ponderare le parole. Ed è pubblico non facile, che si
vuole sentir dire delle cose, perché il Primo Maggio è un giorno
importante. E' la festa del lavoro, ma è anche un controsenso
perché il lavoro non c'è e quindi è anche la festa dei non
lavoratori. Lì sotto le persone sono amareggiate". Lo dice Rocco
Hunt, dopo la sua esibizione al Concertone di Roma, durante il
quale ha presentato il suo nuovo singolo Kevvuò, "che è il
preludio a un nuovo album, anzi a un nuovo street album. Un
ritorno alle origini, al rap dopo che gli ultimi brani erano più
pop".
"Spero che questa festa responsabilizzi un po' i giovani.
Vengono qui per divertirsi, ma devono anche chiedersi cosa
festeggio qui, cosa si celebra. Cercare di analizzare cosa sta
succedendo nel nostro Paese. Se anche il presidente della
Repubblica si appella contro la mancanza di lavoro, stiamo
inguaiati. Ci rimangono solo i Santi", ha aggiunto.
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