"La ricerca del suono non finisce
mai" per Fabrizio Bosso. Il trombettista che suona da quando
aveva 5 anni ha pubblicato da poco il suo doppio album "State Of
The Art", registrato dal vivo durante i concerti dell'anno
scorso a Roma, Tokyo e Verona. Un'istantanea di una nuova fase
di sperimentazione e, insieme, di ritorno alle radici nella
carriera di Bosso: se il trombettista è conosciuto
principalmente per il suo talento nell'improvvisazione e per le
sue incursioni nella musica pop - attraverso le collaborazioni
con artisti come Tiziano Ferro, Nina Zilli, Baglioni, Cammariere
- nell'ultimo lavoro emerge chiara la sua vena di compositore,
riconoscibile nei brani Rumba For Kampei, Mapa, Black Spirit,
Dizzy's Blues, Minor Mood. Senza dimenticare, però, gli standard
del jazz, che continua a suonare nel tour che non è mai
terminato e che lo porterà a Roma il 26 aprile.
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