Cent'anni portati benissimo.
Un secolo dopo essere stata creata 'La Cumparsita' conferma che
rimane non solo il tango più reinterpretato, ma anche il simbolo
della musica che scandisce, oggi come ieri, il ritmo di Buenos
Aires.La ricorrenza è al centro di articoli, spettacoli e tanta
musica non solo nella capitale argentina ma anche al di là del
Rio della Plata, nella dirimpettaia Montevideo.
La 'Cumparsita' nacque nel 'montevideano' caffè 'La Giralda'
il 19 aprile 1917. Venne composta da un giovane uruguaiano,
Gerardo Matos Rodriguez, ma a suonarla per la prima volta quel
giorno fu un argentino di origini genovesi, Roberto Firpo. Ed
erano di Buenos Aires anche i due autori (Maroni e Contursi) che
poco dopo, nel 1924, ne scrissero il testo. Passò qualche mese
ed entrò in scena Carlos Gardel: iniziò a cantarla, il 'pezzo'
esplose. Riconosciuta nel 2009 quale patrimonio dell'umanità
dall'Unesco, è stata interpretata da mille orchestre, anche da
chi rilegge il tango come Gotan Project e Bajofondo.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA