Un uomo fragile con una voce
potente. Così Samuele Bersani si mostra al pubblico durante il
concerto a Roma che apre il suo nuovo tour "La fortuna che
abbiamo". Il cantautore ripercorre 25 anni di carriera, da "Il
Mostro" a "Spaccacuore", da "Le mie parole" a "Replay", da
"Giudizi Universali" a "Freak", da "En e Xanax" a "Chicco e
Spillo". Raccoglie e propone quei brani con cui fin da ragazzino
ha saputo mettere a fuoco i rapporti e le dinamiche tra le
persone, quei testi che valsero la stima di un maestro come
Lucio Dalla. Lo fa in piedi davanti a un leggìo, con
un'esecuzione vocale perfetta, nitida, calda, e non trattenendo
il bisogno di un contatto con il pubblico. "Ho delle cuffiette
con i buchi - dice ai suoi fan - per cui posso sentire tutto:
fate quello che volete e, soprattutto, cantate così io posso
cantare ancora più forte".
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