Poteva essere successo o una bagarre
il Falstaff nell'allestimento di Damiano Michieletto andato in
scena alla Scala. Ed è stato un successo con 10 minuti di
applausi, in particolare per Ambrogio Maestri nella parte del
protagonista, e per il direttore d'orchestra Zubin Metha che
festeggia i 55 anni di attività alla Scala. Qualche buu per la
regia sovrastato però dai battiti di mano e dai 'bravo' a
Michieletto. D'altronde nell'opera succede così, soprattutto con
un regista che si rifiuta di andare sul sicuro e con ogni titolo
cerca di presentare qualcosa di nuovo perché altrimenti basta
"ripetere quanto è già stato fatto". Il suo Ballo in maschera a
Milano nel 2013 aveva scatenato da un lato applausi, dall'altro
un lancio di volantini di protesta. L'ambientazione a Casa
Verdi, la casa di riposo per musicisti fatta costruire dal
compositore, è però piaciuta. E in fondo, Falstaff, ultima opera
di Verdi, non è solo la storia di una burla ma anche di un
anziano che non s'arrende al passare degli anni.
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