Luca Barbarossa ha
incantato ieri il Teatro Persiani di Recanati dedicando la sua
canzone portafortuna, Roma spogliata, ai 16 artisti finalisti
del Festival Musicultura. "Roma spogliata - ha ricordato - è la
canzone con la quale ho iniziato a Castrocaro nell'80. Vinse il
festival e mi portò a Sanremo: che sia di buon auspicio per i
finalisti di Musicultura. Dopo 36 anni mi porto in giro questo
pezzo come portafortuna e compagna di vita". Ha proposto anche
Dio non è, Via Margutta e ha chiuso tra gli applausi con Al di
là del muro.
"Musicultura è importantissima perché regala spazio alle
'biodiversità musicali', - ha detto -, fa capire davvero quanta
fatica ci sia dietro lo sforzo compositivo di chi vuole far
conoscere le proprie canzoni". Il concerto ha poi lasciato
spazio alle 'scommesse' artistiche della 27/a edizione di
Musicultura, band e cantautori con approcci compositivi ed
espressivi diversi, in una serata condotta da John Vignola di
Radio 1 Rai, partner storico della rassegna.
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