C'era un clima di forte emozione
ieri sera all'Auditorium del Mast di Bologna per il concerto dei
solisti dell'Orchestra Mozart, il primo dopo due anni e due mesi
di silenzio seguiti alla scomparsa del suo fondatore, Claudio
Abbado.
C'era aria di festa perché il concerto apriva le celebrazioni
per il 350/o anniversario dell'Accademia Filarmonica di Bologna,
c'era un pubblico sensibile che ha contribuito alla rinascita
dell'orchestra grazie ad una raccolta fondi, e, soprattutto,
c'erano tredici splendidi strumentisti capitanati da Lucas
Macias Navarro e da Raphael Christ primo oboe e spalla della
Mozart.
Si è trattato solo di un piccolo complesso da camera, non
c'erano i circa sessanta musicisti che Claudio Abbado era
riuscito a radunare attorno a se e con i quali ha animato per
nove anni le stagioni sinfoniche bolognesi (con tante incursioni
in molti teatri italiani e internazionali), ma aver risentito la
voce di un complesso così importante è già di per sé un fatto di
rilevanza notevole.
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