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Jovanotti, parte da Ancona 'Lorenzo negli stadi'

Jovanotti, parte da Ancona 'Lorenzo negli stadi'

"Volevo uno show 'larger than life' - racconta entusiasta Lorenzo, a caldo, subito dopo la fine della prima data"

22 giugno 2015, 16:04

dell'inviata Claudia Fascia

ANSACheck

Jovanotti in concerto ad Ancona - Michele Lugaresi - RIPRODUZIONE RISERVATA

Jovanotti in concerto ad Ancona - Michele Lugaresi - RIPRODUZIONE RISERVATA
Jovanotti in concerto ad Ancona - Michele Lugaresi - RIPRODUZIONE RISERVATA

Un po' supereroe stile Capitan America, con tanto di mantello e scarpe con le alette sulle caviglie, un po' cowboy del futuro con giacca e pantaloni scintillanti e "frangiati", Jovanotti, dopo il successo del 2013, si ripresenta negli stadi. A modo suo. Con uno spettacolo potente, colorato, divertente. In qualche modo anche esagerato e inaspettato. Uno show che è riduttivo definire 'solo' concerto e che diventa film, cartone animato, spettacolo a 360 gradi, di quelli che in Italia non si vedono spesso. Uno sforzo tecnologico e produttivo non indifferente, che ha avuto bisogno di un anno di tempo per essere messo in piedi. "Gli americani lo definirebbero 'larger than life' - spiega entusiasta Lorenzo, a caldo e ancora carico di adrenalina e entusiasmo, ieri sera, subito dopo il debutto ad Ancona -. Tutto ruota intorno all'idea di estate, dalle canzoni all'atmosfera di leggerezza e divertimento, e ai cartoni animati (Uno è stato creato apposta per lui da Cartoon Network, ndr) che sono stati l'intuizione iniziale. L'ho immaginato così, legato al mondo dei cartoon, perché mi interessava l'idea della 'bambinizzazione' del mondo, di una generazione - la mia - che condivide tanto con i figli, molto di più di quanto non facessero i nostri genitori con noi".
    Il risultato sono due ore e mezzo di spettacolo ad alto livello, con inserti visual (affatto marginali) che rimandano ai video dei Pink Floyd, ai film di Stanley Kubrick, alla saga di Guerre Stellari, alle produzioni anni '80 dei concerti dei Rolling Stones. "E' vero, ci sono citazioni nascoste e riferimenti continui perché il mio immaginario è di cose viste e sentite che mi sono rimaste dentro. Mi nutro di quello", dice ancora Jovanotti che, con quell'aria da Peter Pan scanzonato, una volta ancora ha voluto sperimentare, provare, divertirsi. Il via al concerto lo dà un corto, 7 minuti che da un immaginario 2184 ci riportano ad oggi e che lasciano di stucco e in silenzio i 30 mila del Conero. "E' strano iniziare un concerto con un film, ma volevo far provare a questi ragazzi che non l'hanno mai vissuta, l'emozione del cinema all'aperto. E la reazione è stata quella che speravo. Non volevo raccontare una storia, ma farli entrare in un tunnel e non farli uscire fino alla fine". In scaletta, 29 brani, compresi un medley e 3 bis.
   "C'è tanta roba, e tanta roba manca. Per forza, con 15 dischi!", scherza il folletto di Cortona che ha inserito solo 7 brani del nuovo album "Lorenzo 2015 cc". "E' un tour estivo, la gente deve divertirsi, non volevo esagerare con le canzoni nuove, anche se ci sono ei cambi di emozione. Poi se ci saranno date invernali vedremo se rifare la scaletta. Di sicuro, intanto, porto la produzione all'estero: tra novembre e dicembre faremo delle date in Europa". Tra un brano e l'altro (si parte subito forte con Penso Positivo, Tutto Acceso e Attaccami la spina, per poi rallentare verso metà concerto, quando fanno la loro comparsa i brani più romantici, e riprendere nel finale con la chiusura prima del ritorno sul palco di Ragazzo Fortunato, "la mia canzone preferita"), anche qualche cameo (video o solo audio) a sorpresa: Ornella Muti-principessa Leila in ologramma, Fiorello nelle vesti di un presentatore di incontri di box anni '50, Carlo Conti impegnato in una 'ghigliottina' con il bassista di sempre Saturnino per introdurre Serenata Rap, Filippo Timi e Claudio Cecchetto, voci fuori campo che interagiscono con Jovanotti. E lui che corre, canta, balla, ringrazia senza tanti discorsi ("le parole non servono"), non si ferma mai su quel palco incredibilmente grande che riproduce una saetta e sembra espandersi, allargarsi a dismisura per raccogliere tutto il pubblico in un ipotetico grande abbraccio. "Volevo dare immediatamente l'idea di movimento, di velocità, di energia, di modernità in modo da non avere mai un "centro" e nemmeno un frontepalco. Abbiamo in pratica la 'prima fila' più lunga del mondo, tutto il prato è in prima fila".
E il pubblico quell'abbraccio lo ha ricambiato, cantando a squarciagola e saltando (compreso Gianni Morandi, colto a ballare sugli spalti con la moglie, mentre più defilato è rimasto Gabriele Muccino). "La cosa che mi piace è che c'è ricambio nel pubblico, c'è chi mi ha sempre seguito, ma anche i ragazzini, vuol dire che non sono un artista generazionale". La musica, dunque prima di tutto, anche se gli esperimenti tentati nel concerto lascerebbero pensare a un avvicinamento al cinema: "No, non ho il talento narrativo per tenere in piedi una storia.
Io procedo per frammenti, come un dj".
Prossima tappa, Milano con tre date consecutive il 25, 26 e 27 giugno. "Uno sforzo notevole, nessuno lo hai mai fatto prima.. speriamo di reggere!".

Questa la scaletta del concerto di apertura ad Ancona di Lorenzo negli Stadi 2015 di Jovanotti.

1) Penso positivo
2) Tutto acceso
3) Attaccami la spina
4) L'Alba
5) Una scintilla
6) Sabato
7) Il più grande spettacolo dopo il big bang
8) Bella
9) Stella cometa
10) Ora
11) Fango
12) Il mondo è tuo
13) Non mi annoio/ Falla girare La scienza bellezza Tanto
14) L'ombelico del mondo
15) Musica
16) L'estate addosso
17) Estate
18) Le tasche piene di sassi
19) L'Astonauta
20) Serenata rap
21) Come musica
22) Tutto l'amore che ho
23) La notte dei desideri
24) Tensione evolutiva
25) Mezzogiorno
26) Ragazzo fortunato
27) A te
28) Gli immortali
29) Ti porto via con me

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