A seguito di un incontro con la Peta
Usa, il marchio di lusso Jil Sander si è impegnato ad
interrompere la vendita di borse, portafogli, portamonete, ed
altri articoli in pelli esotiche di animali come alligatori,
coccodrilli, struzzi, lucertole e serpenti. La maison ha
adottato la politica contro la vendita della lana d'angora dal
2015. A darne nota è un comunicato della stessa associazione di
animalisti. "Dietro a ciascuna borsa o scarpa di coccodrillo,
alligatore, serpente, struzzo o lucertola vi è una morte
violenta" ricorda la direttrice di Peta Elisa Allen nella nota.
"La decisione di Jil Sander di vietare le pelli esotiche
risparmierà immensa sofferenza ad innumerevoli animali
straordinari. Peta chiede ad altri brand di lusso di seguire
l'esempio compassionevole di questa casa di moda". Nella
decisione di bandire l'uso di pelli esotiche Jil Sander si
unisce a Vivienne Westwood, Diane von Furstenberg, Victoria
Beckham e Chanel.
"Peta, il cui motto recita, in parte, che 'gli animali non sono
nostri da indossare', ha pubblicato numerose denunce
sull'industria delle pelli esotiche. Il gruppo ha rivelato che
gli alligatori vengono tenuti in acque fetide all'interno di
capanni umidi e bui. Successivamente il loro collo viene
tagliato e gli viene infilata una barra di metallo nella testa,
nel tentativo di distruggergli il cervello, spesso mentre sono
ancora del tutto coscienti. Struzzi di un anno vengono
trasportati tramite camion verso il mattatoio, dove gli operai
li mettono a testa in giù in uno storditore, li sgozzano e gli
strappano le piume. E i serpenti normalmente vengono inchiodati
agli alberi, poi i loro corpi vengono aperti da un lato
all'altro mentre vengono spellati vivi.
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