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Accademia Maiani premia l'abito inutile

Accademia Maiani premia l'abito inutile

Anni '30 e macchine di Munari. Mariotto e Dominella in giuria

ROMA, 08 luglio 2017, 13:59

Redazione ANSA

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L'abito di Alice potrebbe essere quello vincente: la gonna gonfiata, stretta da una cintura che sorregge l'impalcatura dell'abito che ha come elemento centrale una grande clessidra trasparente e girevole piena di liquido brillante, perché per Alice e per il suo onirico mondo a cui chiedere per quanto tempo dura Il per sempre, l'unica risposta possibile è: A volte solo un secondo. Guillermo Mariotto e Stefano Dominella sono nella giuria che decreterà domani l'abito "più inutile" della collezione degli studenti dell'Accademia Maria Maiani, che presenta una collettiva ispirata dagli anni Trenta e dalle visionarie macchine di Bruno Munari, trasferendo il concetto d'inutilità su abiti che usano invece l'utilità del movimento come elemento essenziale per sovrapposizioni cromatiche e scomposizioni geometriche. Tutto si muove e oscilla in abiti dove organze colorate si sovrappongono a costruire tute fluttuanti o impermeabili scollati. Tutto è irragionevole in un mondo capovolto dove i capi perdono la loro funzione.
   

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