Guai a chiamarli scarti di
produzione, piuttosto "ritagli" di pellami, sete e cristalli,
che vengono raccolti e rimessi assieme in pezzi unici di design,
in un laboratorio speciale alle porte di Parigi, dove sui nobili
"avanzi", lavorano un centinaio di giovani design di varie
nazionalità. A Hermes piace chiamare questi oggetti
"ri-creazioni", come indica il cartoncino dell'invito.
E' il laboratorio di studio e sperimentazione Petit H di Hermes,
dove i materiali di recupero - è questa la parola magica - della
maison francese, hanno una seconda vita, grazie all'idea della
sua direttrice creativa Pascale Mussard, sesta generazione della
famiglia Hermes, entrata nel 1978 nel business della società,
dove ha ricoperto diversi ruoli, finanche quello di responsabile
della comunicazione. Ora gli oggetti di Petit H vengono esposti
per la prima volta in Italia fino al 30 giugno, nel negozio di
Hermes di via dei Condotti, trasformato in pop up store dopo la
seconda apertura a Palazzo Caffarelli nell'ottobre 2016.
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