Ecco il gran teatro di Gucci, dove
"la moda è la più bella illusione che si possa avere". A fare
gli onori di casa è Alessandro Michele, che per la prossima
estate presenta una collezione dove "ogni abito racconta storie
intrise di meraviglia, fantasmagoria e irritualità". Storie che
testimoniano quel procedere eclettico e irrituale del direttore
creativo di Gucci. La collezione è l'evoluzione della capacità
di Michele di prendere spunto da mondi ed epoche diverse creando
connessioni imprevedibili e spiazzanti. Così in passerella, in
75 uscite, ci sono tutti i suoi feticci: il bon ton, l'Oriente,
i bestiari, i fiori. E poi i tessuti ripescati dall'archivio e
mixati alle scritte e alle illustrazioni di Jayde Fish, artista
scovata su Instagram, il punk e le meretrici veneziane. Su tutto
però domina il colore anche se l'atmosfera è comunque noir, un
po' gotica, con le modelle con in mano ventagli con la scritta
'Hollywood cemetery forever' che si schermano il volto dietro
occhiali sproporzionati.
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