"Sono rimasto solo ad Altaroma, unica
sartoria storica che sfila in calendario. Non che non apprezzi i
giovani. Anzi, sono pronto a sostenerli, ma non amo la
sperimentazione, lo stravolgimento delle regole dell'alta moda.
Perché la haute couture ha le sue regole e vanno rispettate. Vai
dai francesi a sperimentare da Balenciaga o da Christian Dior.
La tradizione dell'alta sartoria non si tocca, non si deve
toccare". Così Renato Balestra, ultimo dei couturier della
vecchia scuola romana presente alle sfilate di Altaroma che
iniziano oggi fino all'11 luglio) nella ex Dogana, dove Balestra
presenta la sua nuova collezione, in chiusura della prima
giornata della kermesse di Altaroma. S'intitola, Blu amore mio,
perché filo conduttore è il colore d'elezione dello stilista: il
blu declinato nelle sue numerose sfumature, dal pallido ghiaccio
all'inchiostro, passando per l'azzurro, in quel particolare tono
acceso diventato il Blu Balestra, appunto. Nuovi i ricami a
catena e l'ingresso del pitone ricamato.
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