Atmosfera surrealista e una musa
d'eccezione come Marina Ripa di Meana, per Vittorio Camaiani che
ha presentato oggi a Palazzo Cerere, la sua collezione
Primavera/Estate dal titolo "ContrariaMente". Lo stilista
marchigiano si é avvicinato all'universo surrealista con abiti
destrutturati dove il ruolo di colletti e polsi era invertito in
un gioco ironico che strizza l'occhio all'arte di Dalì. I
tessuti non toccano mai il corpo, semmai lo sfiorano. I volumi
sospesi donano una leggerezza singolare, come nell'abito di
chiffon in cui gli strati di tessuto simboleggiano gli strati
della mente e creano un gioco di impalpabile eleganza. La
classica camicia bianca "perde" il collo che viene spostato
sulle maniche. I pantaloni di uno smoking vengono costruiti come
se fossero le maniche di una camicia. L'abito che potrebbe
indossare una sposa viene ricamato nel décolleté con colli e
polsi rubati alle camicie, come un macramè impreziosito da
cristalli Swarovski.
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