"La violenza contro le donne prende
una valenza globale e dobbiamo tutti combattere contro questa
piaga endemica che è al là della razza" ha detto Amanda Gorman,
la 25enne poetessa e attivista afroamericana diventata nota al
mondo il giorno dell'insediamento di Joe Biden alla presidenza
nel 2021, leggendo il suo poema The Will He Climb, la collina
che scaliamo. "C'è molto ancora da fare per le donne, contro la
violenza sessuale e i femminicidi, per la parità e l'inclusione,
ma siamo in cammino, costruiamo ponti con unità e solidarietà",
ha aggiunto al press junket londinese di The Cal 2024,
realizzato dal visual artist ghanese Prince Gyasi di cui è una
protagonista.
Il calendario è centrato sull'Africa e la diaspora. "I miei
genitori - ha detto - sono figli di schiavi, la mia musa è stata
Phillis Wheatley Peters, prima poetessa afroamericana che da
autodidatta ha studiato inglese, latino e greco, sento forti
queste radici e al tempo stesso - ha detto Gorman che non ha
escluso un futuro nella politica - la responsabilità di essere
simbolo della Generazione Z, so che la mia voce è ascoltata,
sento profondamente il dovere di parlare chiaramente e di dare
la mia visibilità a chi questa visibilità non ce l'ha, spero
proprio di essere riuscita a farlo con il mio lavoro, dare voce
a tutte le minoranze che non ce l'hanno".
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