CRISTINA CABONI, LA RAGAZZA DEI COLORI (Garzanti, pp.304, 18.60 euro)
"Ho di fronte una scelta difficile. Ma il giallo mi dona gioia. E il blu mi rasserena. Grazie ai colori non temo nulla". E' racchiuso qui il fascino del nuovo romanzo di Cristina Caboni dal titolo "La ragazza dei colori", in libreria con Garzanti dal 30 settembre. Il libro conduce il lettore dentro un avvincente intreccio narrativo per rievocare attraverso la vicenda della protagonista, Stella, anche una delle pagine più buie (e al tempo stesso di speranza) della nostra storia recente. Come recita il titolo, a guidare un racconto che punta tutto sull'emozione sono i colori, rappresentati dall'autrice come strumento di fiducia nel futuro in una trama che esplora anche sentimenti di dolore, paura, colpa. La vicenda trae inizio dal ritrovamento da parte di Stella di un vecchio baule conservato a casa dell'anziana zia, al cui interno sono custoditi disegni dai tratti infantili e dai colori vividi. Convinta a conoscere l'origine e gli autori di quei disegni, Stella inizia la sua personale indagine in un passato a lei ignoto: la ragazza scopre come la comunità della cittadina di Nonantola si oppose all'orrore della persecuzione dei bambini ebrei durante la seconda guerra mondiale, con alcune famiglie amorevoli che, pur rischiando in prima persona, li accolsero e li nascosero salvando loro la vita.
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