ROMA - È di 410 euro la spesa media annua per acquisto di libri in Italia, per biblioteca scolastica. Corrisponde a circa 0,2 libri nuovi a studente. Il patrimonio bibliotecario scolastico medio è invece di 5,8 libri a studente. E la spesa annua per il funzionamento complessivo della singola biblioteca a scuola è di 1.152 euro. Questo il profilo delle biblioteche scolastiche nella fotografia - a cura dell'Associazione Italiana Editori (AIE), in collaborazione con il Ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca (MIUR), il Centro per il Libro e la Lettura (CEPELL) e l'Associazione Italiana Biblioteche (AIB) - presentato oggi a Più libri più liberi, la fiera nazionale della piccola e media editoria, che sarà alla Nuvola dell'Eur, a Roma, fino all'8 dicembre. L 'indagine si basa sulle risposte di 7.762 scuole e, dopo otto anni, torna a mostrarci il ruolo, il funzionamento e i bisogni delle biblioteche, oggi presidio fondamentale se si considera che il 26% dei ragazzi (più di 1 su 4) fino ai 14 anni - secondo i dati dell'Osservatorio lettura e consumi culturali di AIE - frequenta almeno una volta al mese una biblioteca scolastica.
Qual è dunque la situazione attuale rispetto al 2011? Oggi più di 8 scuole su 10 hanno una biblioteca, cioè l'84,8% (che scende all'81% al Sud), ma era l'89,4% nel 2011. Una scuola su tre (30,1%) ha una biblioteca sia di classe che centrale, mentre il 60,1% ha solo una biblioteca centrale. Dove non c'è - dicono le scuole - è per mancanza di spazi, nel 43,6% dei casi, e per mancanza di risorse economiche per il 29,6%. Le biblioteche scolastiche centrali occupano in media uno spazio di 57 metri quadri, 16 posti a sedere, in un caso su 3 (35,3%) con postazioni internet. Il profilo del referente è per più della metà dei casi, 52,7%, volontaristico: insegnanti fuori dall'orario, genitori, persino studenti. Solo nell'1,3% dei casi è un bibliotecario professionista ad occuparsene. Per quanto riguarda le dotazioni, in media sono 109 i libri nuovi entrati in un anno (circa 0,2 a studente) per il 70% donati. Nel 47,1% dei casi sono ricevuti in omaggio da soggetti esterni (come #ioleggoperché) e nel 20,8% dalle famiglie. Dunque, i tre quarti dei libri che entrano nelle biblioteche scolastiche oggi sono regali. Eppure le biblioteche nelle scuole hanno un ruolo decisivo, secondo gli stessi partecipanti all'indagine. Per l'82,9% le scuole sostengono che lo scopo della biblioteca è promuovere la lettura. Nel 2011 era il 64,4% degli istituti ad affermarlo, ma ci sono anche il 65,7% (era il 41% nel 2011) che dichiara che la biblioteca favorisce il prestito a casa dei libri e il 59% (37,2% nel 2011) il supporto all'attività didattica. Per il 78,4% delle scuole la biblioteca non è inserita in alcun sistema. Solo il 14,2% prevede una relazione tra biblioteche scolastiche.
È #ioleggoperché, l'iniziativa di AIE per potenziare proprio le biblioteche nelle scuole, il caso più incisivo di cooperazione secondo le scuole stesse, indicata nel 46,5% dei casi. A seguire sono indicate le attività con le biblioteche pubbliche (25,3%) e con Libriamoci (24,1%), l'iniziativa del Centro per il Libro e la Lettura. Secondo le scuole, inoltre il progetto #ioleggoperché ha contribuito nel 44,7% dei casi a potenziare biblioteche esistenti e a far nascere 131 nuove biblioteche: "Questa è una ricerca preziosa perché si diventa lettori - ha sottolineato il presidente di AIE, Ricardo Franco Levi - a partire dalla scuola. Le biblioteche scolastiche sono il pilastro centrale su cui costruire l'abitudine alla lettura. #ioleggoperché è la risposta di AIE a questa consapevolezza". "Arricchire la dotazione libraria delle scuole è importantissimo e iniziative come #ioleggoperché sono davvero preziose. Ma dobbiamo anche rilanciare la biblioteca come luogo di incontro e confronto. La biblioteca può davvero essere il centro di una scuola intesa come centro civico, dove si resta anche dopo l'orario di lezione per partecipare a iniziative, dibattiti, per fare i compiti. La biblioteca è un luogo vivo, dobbiamo valorizzarla. Come ministero lo faremo anche rafforzando partnership e iniziative comuni con realtà come l'Associazione italiana editori" ha detto la sottosegretaria all'Istruzione, Università e Ricerca, Lucia Azzolina.
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