Lavori in corso al Lingotto Fiere,
dove domani 9 maggio parte il Salone del Libro di Torino, il
primo diretto da Annalena Benini. Nei padiglioni e all'Oval è un
grande, frenetico cantiere. Tutto poco alla volta prende forma.
Sarà il più grande Salone di sempre, con 137.000 metri quadrati
di spazi e 15.000 posti a sedere in più all'Auditorium del
Centro Congressi per assistere agli eventi. Oltre 800 gli stand,
51 le sale e 180 i laboratori.
"Sarà un Salone felice. Sono molto emozionata, ma anche
tranquilla perché è un Salone davvero bello, ricco e di qualità,
con un programma bellissimo che dà la parola a tutti. È un luogo
sano come lo è questa città, sento voglia di ascoltare e di
confrontarsi, spero faccia volare i pensieri", afferma Annalena
Benini che ha accompagnato giornalisti e fotografi all'interno
degli spazi dove è in corso l'allestimento degli stand.
"Abbiamo cercato di risolvere i problemi pratici aumentando gli
spazi gastronomici, i bagni e rafforzando i trasporti" spiega
Silvio Viale, presidente dell'associazione che organizza il
Salone.
Il primo a essere operativo, con un giorno di anticipo, è
stato questa mattina il Rights Center, lo spazio della
compravendita dei diritti tra le case editrici: "abbiamo
superato i 500 accreditati - spiega Piero Crocenzi,
amministratore delegato del Salone -, lo stesso numero dell'anno
scorso. È un'attività che svolgiamo con l'Ice che ci supporta
nell'organizzazione e nell'invito degli operatori
internazionali: abbiamo ricevuto 330 candidature e abbiamo
selezionato 70 operatori di qualità. Uno dei nostri focus
principali è quello che riguarda lo scambio di diritti tra
editoria e cinema. Siamo contenti di ospitare per la prima volta
case di produzione cinematografiche da fuori Italia, una
tedesca, una svizzera e una austriaca".
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