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Istituto della Resistenza, online la storia della propaganda politica

Istituto della Resistenza, online la storia della propaganda politica

Firenze, sul web galleria di volantini, opuscoli, lettere, atti

FIRENZE, 03 novembre 2020, 17:41

Redazione ANSA

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ISTITUTO DELLA RESISTENZA, ONLINE DATABASE DELLA PROPAGANDA POLITICA - RIPRODUZIONE RISERVATA

ISTITUTO DELLA RESISTENZA, ONLINE DATABASE DELLA PROPAGANDA POLITICA - RIPRODUZIONE RISERVATA
ISTITUTO DELLA RESISTENZA, ONLINE DATABASE DELLA PROPAGANDA POLITICA - RIPRODUZIONE RISERVATA

FIRENZE - "Italiani! La Patria vi chiama!", "Italiani! Pace, pace!", "Italiani! Avanti per l'Italia e per la libertà!". Nella storia sono tanti, tantissimi gli appelli agli italiani che campeggiano come titolo e come slogan nei documenti della propaganda politica. Ora l'Istituto storico toscano della Resistenza e dell'Età contemporanea li ha censiti e digitalizzati in un database realizzato con il contributo della Fondazione Cr Firenze e che è consultabile sul portale online dell'Istituto. Il database, di cui è ideatrice e responsabile l'archivista Maria Sechi, è composto da immagini in alta risoluzione corredate dalla scheda archivistica. Il sistema utilizzato è ArDes, creato proprio per la descrizione archivistica e sviluppato dal centro archivistico della Scuola Normale di Pisa.

Da 36 fondi sono stati attinti circa 600 singoli documenti e un totale di circa 1.300 immagini che insieme costituiscono una collezione di valore storico importante. L'obiettivo è valorizzare la porzione di patrimonio dell'Isrt che riguarda la propaganda politica: documenti prodotti da partiti politici, sindacati e altri enti, tra cui il Comitato toscano di liberazione nazionale e la Repubblica sociale italiana. Fra i 36 fondi censiti, alcuni appartengono a personaggi famosi, come il Monument Man italiano Cesare Fasola e lo scrittore Romano Bilenchi, partigiani come Carlo Francovich e Ferruccio Montevecchi, la staffetta Maria Luigia Guaita e Gilda Larocca, la voce di Radio Cora.

Fra i documenti più interessanti le lettere di Gaetano Salvemini al Senato accademico dell'Università di Firenze all'epoca delle sue dimissioni in segno di protesta contro il regime fascista; il volantino con il discorso dell'arcivescovo di Firenze Elia Dalla Costa alla messa di Natale del 1943; il manifesto firmato da intellettuali italiani in favore della nascita della Repubblica e pezzi dannunziani, cartoline postali della Marina, D'Annunzio aviatore nella guerra marittima 1915-1918 fotografato con il proprio aereo e un ritratto, insieme a cinque soldati, con gli appunti presi dallo scrittore sul bombardamento di Cattaro del 4 ottobre 1917.

"Una parola sola, ma con tanti significati. Chi sono davvero gli italiani? - sottolinea il direttore dell'Isrt Matteo Mazzoni - A loro si rivolgono nei manifesti, nei volantini e negli opuscoli, dal Risorgimento fino agli anni '50, comunisti, fascisti, inglesi, azionisti, tedeschi e così via, attribuendo significati diversi dentro a contesti diversi a una parola usata e abusata negli appelli alla guerra, alla resistenza, al cambiamento, alla pace, alla protesta. Un esempio che aiuta a comprendere come le componenti grafiche, visive e linguistiche di questo patrimonio documentale, spesso di forza espressiva dirompente, rappresentino un canale privilegiato di studio per analizzare il passato e stimolare riflessioni sul presente".

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