(di Amalia Angotti)
MARINA ROTA. INCONTRI RAVVICINATI
CON FIGURE STRAORDINARIE'. (edito da Buendia Books, pag. 380,
euro 18.50).
L'intervista impossibile, l'arringa inaspettata, l'appuntamento
fatale, lo spettacolo che torna in scena un'ultima volta: Marina
Rota fa rivivere otto donne torinesi - Lidia Poet, Teresina Tua,
Paola Lombroso, Gemma Cuniberti, Amalia Guglielminetti, Helen
Konig, isa Bluette e Bella Markman Hutter - che hanno lasciato
un'impronta indelebile nelle arti e nelle tecniche, nella
società e nella storia. 'Certe donne, a Torino. Incontri
ravvicinati con figure straordinarie', edito da Buendia Books, è
stato presentato al Salone del Libro di Torino.
"Ho scelto queste otto donne - spiega Marina Rota - per
un'istintiva simpatia. In ognuna di loro avevo intuito qualche
particolarità alla quale mi sentivo accomunata, come lo spirito
giocoso e l'incontenibile amore per gli animali di Helen König,
la temperanza e la ferrea determinazione che sorressero Lidia
Poët per affermare il sacrosanto diritto alla professione
legale. Oppure che avrei voluto possedere io stessa: l'immensa
generosità intellettuale di Paola Lombroso; la capacità
dimostrata dalla piccola attrice prodigio Gemma Cuniberti di
sapersi ritirare dalle scene e di vivere altrettanto serenamente
dietro le quinte". Marina dice di provare una grande
riconoscenza verso queste donne che le hanno consentito di
realizzare il suo "più ardente sogno: quello di poter vivere nel
passato, almeno per la durata degli incontri, che avvengono a
cavallo fra Ottocento e Novecento". "Ho così potuto immaginare -
racconta - di assistere, nel 1878, all'ingresso della giovane
Lidia Poët, unica studentessa, nell'aula universitaria di
Giurisprudenza, fra due ali di giovanotti curiosi e
meravigliati; di ascoltare il grande soprano Toti del Monte al
Regio e di provarmi i cappellini in una modisteria di via Po nel
1928 con Gemma Cuniberti; di entrare nel laboratorio delle
bambole Lenci con la loro creatrice Helen König; di frequentare
la cerchia artistica di Riccardo Gualino con Bella Hutter; di
ascoltare la grande violinista Teresina Tua, in tournée presso
le corti e i più importanti teatri del mondo, prima concertista
europea ad esibirsi in Russia e negli Stati Uniti; di
raccogliere le confidenze personali della Guglielminetti come
ospite nel suo salotto. Tutta un'altra Torino, dove regnavano
stile, gusto, eleganza, e dove mi conduce il mio cuore, affetto
dalla sindrome dell'età dell'oro, dalla nostalgia di un passato
non vissuto. L'ineluttabile 'ritorno al futuro' mi ha vista
recalcitrante; avrei voluto restare nel loro mondo".
Per creare questi incontri ravvicinati Marina Rota ha
trascorso ogni momento libero, per quasi un anno, nell'Archivio
Storico della Città, nel settore 'rari e manoscritti' della
Biblioteca Civica, nel Centro Studi Piero Gobetti, negli archivi
dei Dipartimenti Universitari. Nella Biblioteca del Teatro
Stabile ha scoperto documenti preziosi- libri, riviste d'epoca,
copioni teatrali - soprattutto sulla piccola attrice Gemma
Cuniberti e su Isa Bluette. La fantasia è volata, in questi
rendez-vous, ma sulla base di un'accurata e rigorosa
documentazione.
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