Gabriel García Marquez batte
Cervantes: il colombiano autore di Cento Anni di Solitudine e
premio Nobel 1982 e' lo scrittore in lingua spagnola più
tradotto nel ventunesimo secolo. Seguono in lista la cilena
Isabel Allende, l'argentino Jorge Luis Borges, il peruviano
Mario Vargas Llosa premio Nobel 2010 e, in quinta posizione, il
genio che ha dato al mondo il Don Chisciotte. La classifica, in
cui entrano anche Carlos Ruiz Zafón, Arturo Pérez-Reverte, Luis
Sepúlveda, Roberto Bolaño e Javier Marías, e' stata creata
dall'Istituto Cervantes in una mappa della traduzione mondiale
che sara' presentata domani in un congresso a Cadice.
L'Istituto ha analizzato traduzioni in dieci lingue diverse:
arabo, cinese, inglese, francese, tedesco, italiano, giapponese,
portoghese, russo e svedese. La data di partenza e' stata il
1950, alla luce del boom dei due decenni successivi, quando
autori latino-americani come García Márquez, Mario Vargas Llosa,
Carlos Fuentes e Julio Cortázar cominciarono ad essere
apprezzati in tutto il mondo.
L'interesse per i singoli autori varia da paese a paese, ha
scoperto l'Istituto: in Francia il 'number one' e' il cineasta
franco-cileno Alejandro Jodorowsky, mentre l'Italia e' l'unico
di quelli passati in rassegna che include nella top ten il
giallista Manuel Vázquez Montalbán: merito forse di Andrea
Camilleri che tenne a battesimo il suo detective, l'Ispettore
Montalbano, in omaggio al collega spagnolo.
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